Tutto da rifare per il direttivo della Comunità del Parco Nazionale Cilento, Vallo di Diano e Alburni dopo che, nelle scorse ore, è arrivata la bocciatura da parte del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin della componente così come deliberata nel corso dell’assemblea dello scorso 10 novembre. Un direttivo tutto in azzurro che ha spinto il Ministro a bocciare il cda della Comunità del Parco e a restituire al mittente l’elenco imponendo nuove votazioni. Quattro componenti chiamati ad affiancare il presidente Giuseppe Coccorullo e tutti e quattro maschi.
Tre i candidati mancavano le donne, come peraltro aveva già fatto emergere in seno all’assemblea il sindaco di Roscigno Pino Palmieri che si era astenuto dalla votazione. Con evidente ragione visto l’esito finale al momento dell’approvazione da parte del ministero. La delibera inviata al Ministero per l’approvazione, vedeva la composizione del Consiglio Direttivo della Comunità del Parco, composta da: Francesco Bellomo, già consigliere comunale di Atena Lucana come nome del centro destra, e, per il centrosinistra Mimmo D’Amato sindaco di Petina, Carmelo Stanziona, consigliere provinciale e consigliere comunale di Centola Palinuro e Rosario Cairone, sindaco di Trentinara.
Quest’ultimo nome, secondo alcune notizie diffuse nell’immediato post elezione, avrebbe preso il nome di una donna ossia della consigliera comunale di Laureana Cilento Nicoletta Serra il cui nome, fino a poche ore prima delle elezioni, era dato per certo, per poi essere scalzato da Cairone. Una vittoria per il sindaco di Trentinara e per chi ha appoggiato la sua candidatura, durata poco, dato che, visto la decisione del Ministro dell’Ambiente, si dovrà tornare al voto per definire la nuova composizione del Cda della Comunità del Parco, rispettando la parità di genere e dunque le quote rosa.
Incertezza dunque anche per la composizione della Comunità e quindi sui nomi dei consiglieri che, nella prima elezione avevano portato alla scelta di: Costabile Spinelli, Vito Carone, Luisa Maiuri, Anna Elena Gerardo e Maria Cetrangolo.