PNCVDA, danni da fauna selvatica. 300 mila euro dall’ente Parco per recinzioni elettrificate

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300 mila euro messi a disposizione dell’Ente Parco Nazionale Cilento Vallo di Diano e Alburni per sostenere il settore dell’agricoltura, in particolare per le aziende e le attività agricole ricadenti nell’area Parco. Una ingente somma finalizzata a venire incontro alle esigenze degli agricoltori in possesso di terreni che ricadono nel perimetro del Parco e che risultano anche essere sempre più soggetti ad aggressioni da parte della fauna selvatica che, troppo spesso, provocando danni ingenti al raccolto, impediscono l’entrata economica derivante dal raccolto stesso e, nel contempo, provocano esborso di denaro che non si trasforma poi in guadagno.

L’ente presieduto da Giuseppe Coccorullo, dunque, consapevole delle dinamiche del territorio ma soprattutto degli effetti negativi sulle coltivazioni che provengono dal sovraffollamento della fauna selvatica in generale e, più in particolare dei cinghiali, oltre al potenziamento dell’attività e della presenza dei selecontrollori, ha anche deciso di mettere a disposizione degli agricoltori risorse aggiuntive al fine di aiutarli nella difesa dei propri terreni con la costruzione di recinti elettrificati che possono così impedire l’ingresso sui terreni degli ungulati evitando quindi, danni al raccolto. Il bando, pubblicato sul sito dell’ente Parco all’indirizzo www.cilentodiano.it, nel prevedere la dotazione finanziaria di 300 mila euro, stabilisce anche il massimo della somma che potrà essere concessa ad ogni soggetto, ossia 2 mila e 500 euro, prevedendo un costo omnicomprensivo di 1 euro e 80 centesimi a metro lineare, per l’acquisto di sistemi di prevenzione per danni alle colture da ungulati (cinghiali o cervi), consistenti in recinzioni elettrificate.

Le domande per ottenere i fondi finalizzati alla realizzazione delle recinzioni, potranno essere presentate entro e non oltre i 4 novembre prossimo e dovrà trattarsi di nuove recinzioni. Nel bando, infatti, viene chiarito come, sono ritenute inammissibili interventi di sostituzione o interventi realizzati prima della presentazione della domanda. Inoltre, si legge sul bando: Sono escluse categorie di spesa quali: – opere di manutenzione ordinaria o riparazioni; acquisto di dispositivi di prevenzione usati; costi di messa in opera; spese tecniche (come ad esempio onorari di professionisti consulenti; – spese di noleggio attrezzature. L’obiettivo che l’ente presieduto da Giuseppe Coccorullo, intende perseguire attraverso il bando, è quello di contenere i danni alle colture agricole provocati da cinghiali o, più in generale da avifauna

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