Idee incentrate sui giovani, sugli eventi culturali, sul delivery e sull’industria tessile. Sono i punti principali su cui i ragazzi del liceo scientifico “Carlo Pisacane” di Padula si sono concentrati nel loro progetto PCTO, Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento.
Si è infatti concluso pochi giorni fa il progetto PCTO delle classi terze, fanno sapere dall’istituto precisando che le idee progettuali d’impresa sviluppate dagli alunni sono state ritenute molto valide dai tutor. “I nostri studenti – si legge sulla pagina facebook ufficiale del liceo Pisacane – hanno ricevuto un plauso dai tutor esterni per il lavoro svolto e per la preparazione dimostrata, in occasione dell’incontro finale, con belle idee progettuali e con il Business Canvas compilato in ogni sua parte”.
Nel loro progetto gli studenti hanno affermato di aver “pensato di proporre un business basato sull’organizzazione di eventi culturali e non rivolto ai giovani e ai giovanissimi, come incentivo a non scappare dal territorio ma anzi a rivitalizzarlo”, in considerazione del fatto che “vivendo nel Vallo di Diano spesso sentiamo dai nostri coetanei – scrivono i ragazzi – lamentele riguardo il deficit di eventi culturali e non nella zona. In questo – hanno affermato ancora gli alunni del Pisacane – aiuteremmo i comuni e renderemmo gli studenti più curiosi e spensierati”. Inoltre, sempre nel progetto, i ragazzi hanno spiegato che il business di eventi ha “l’obiettivo di dare spazio anche agli artisti del Vallo di Diano, di divulgare e combattere per il cambiamento climatico e le disuguaglianze” facendo riferimento in particolare ai temi della disuguaglianza di genere, città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabili, lotta contro il cambiamento climatico, pace, giustizia e istituzioni forti.
C’è poi la parte del progetto dedicata alla “realizzazione di un’industria tessile capace di produrre divise utilizzando tessuti ecologicamente sostenibili per combattere l’utilizzo del poliestere e soprattutto per ridurre l’inquinamento”. “Un’azienda basata sui giovani – scrivono i ragazzi – in quanto siamo la generazione del cambiamento”.