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“Quando nel settembre del 1897, il medico e naturalista di Caggiano, Paolo Carucci, si recò a visitare l’ingresso della maestosa caverna affacciata sulla valle del fiume Tanagro, rinvenendo frammenti di rozza ceramica e vari resti ossei, iniziava una vicenda archeologica che, ancora oggi, è viva e foriera di importanti informazioni scientifiche sul più antico popolamento umano della Campania interna”. Così l’archeologo Felice Larocca spiega la vicenda delle ricerche archeologiche delle Grotte di Pertosa Auletta. Dopo le prime ricerche condotte tra fine dell’Ottocento e primi del Novecento, la completa sommersione del giacimento archeologico all’interno di un bacino idrico artificiale ha di fatto congelato ogni ulteriore indagine fino al 2004 quando gli archeologici hanno avuto la possibilità di tornare ad esplorare e documentare il deposito di natura antropica della cavità, tutto ciò grazie alla precisa volontà della Fondazione MIdA di approfondire la conoscenza dell’archeologia della grotta e di impreziosire sempre più le risorse informative del locale Museo Speleo Archeologico” E proprio sui risultati di questi nuovi interventi sono incentrati gli atti del convegno TRA PIETRA E ACQUA. ARCHEOLOGIA DELLE GROTTE DI PERTOSA-AULETTA, tenutosi il 21 e 22 ottobre 2016, che saranno presentati il prossimo lunedì 27 novembre presso il Museo speleo-archeologico di Pertosa. “Gli atti – ha dichiarato il presidente della Fondazione Mida Francescantonio D’Orilia – sono stati raccolti in un volume, curato da Felice Larocca e costituito da dodici saggi a firma di differenti autori sulle ricerche moderne. Dopo 110 anni dal lavoro di Carucci – continua D’Orilia – finalmente viene presentata una pubblicazione completa ed aggiornata ad oggi sull’archeologia della Grotta”. All’incontro interverranno Michele Caggiano, Sindaco di Pertosa; Pietro Pessolano, Sindaco di Auletta; Francescantonio D’Orilia, Presidente della Fondazione MIdA; Felice Larocca, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e Centro Regionale di Speleologia “Enzo dei Medici”; Anna Di Santo, Responsabile Settore Archeologico della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino. Per una precisa politica di diffusione delle conoscenze sul sito, l’opera viene ceduta gratuitamente dalla Fondazione MIdA a biblioteche di Enti di ricerca e Università (non a privati o a singoli) effettuando scambio bibliografico con altre pubblicazioni scientifiche.