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Venerdì 21 e sabato 22 ottobre2016 si terrà a Pertosa, presso il Museo Speleo-Archeologico, il convegno “Tra pietra e acqua. Archeologia delle Grotte di Pertosa-Auletta”. Sarà un’occasione per presentare le ultime ricerche condotte nel sito speleo-archeologico, dal 2004 al 2016 e per aprire al pubblico il nuovo allestimento multimediale del Museo. L’evento si articolerà in due momenti. La prima giornata sarà dedicata agli interventi sull’archeologia, con un focussulle scoperte più recenti inerenti le Grotte di Pertosa-Auletta. All’apertura del Congresso presenzieranno tanti esperti del settore. La tavola rotonda, poi, ospiterà relazioni scientifiche di alto profilo e interessanti confronti sulle ricerche archeologiche condotte negli ultimi 12 anni nelle Grotte – dove è stato rinvenuto un sito palafitticolo unico in Europa – ponendole in relazione con i primi scavi effettuati a fine Ottocento.Nel corso del pomeriggio verrà conferito ad un giovane studioso il “Premio MIdA”, una borsa di studio su un tema scelto dalla Fondazione con l’obiettivo di dare visibilità al lavoro di nuovi studiosi.La seconda giornata sarà dedicata invece all’inaugurazione della rinnovata esposizione museale. Ad impreziosire il nuovo allestimento una serie di reperti recuperati nel 2013 e la mostra “Tra pietra e acqua”, che si basa su due ricostruzioni in scala reale di scene inquadrabili nella media età del Bronzo. Inoltre, il Museo accoglierà per la prima volta 67 reperti archeologici del Museo Archeologico Provinciale di Salerno. La collezione, risalente alle prime esplorazioni in grotta diPaoloCarucci, condotte alla fine dell’Ottocento, fu donata al Museo Salernitano dalla famiglia dello stesso in seguitoalla sua morte. Si tratta di manufatti in ceramica, metallo e pietra, riferibili ad un arco cronologico che si estende dall’età eneolitica sino all’epoca greco-romana; tali manufatti saranno esposti nel Museo MIdA a partire dal 22 ottobre 2016 e per ben 2 anni, grazie ad uno straordinario accordo siglato dalla Fondazione MIdA con il museo archeologico salernitano, e potranno essere visibili a tutti.