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Lo scorso, 17 aprile a Persano si sono svolte le celebrazioni di commemorazione della Prima Guerra Mondiale. Alla presenza di autorità militari, sindaci, studiosi di storia e giovani studenti delle scuole secondarie di secondo grado del Cilento, del Vallo di Diano e della Piana del Sele, per ricordare la tragicità degli eventi con un convegno sul tema “I soldati Cilentani dal Carso al Pasubio, cento anni di memoria”.
La giornata di studio è stata organizzata dall’8° Reggimento artiglieria terrestre “Pasubio” della Brigata Garibaldi per commemorare il centenario della Prima Guerra Mondiale. Un convegno per riscoprire l’identità storica attraverso il racconto, le immagini ed il sacrificio in termini di vite umane delle popolazioni locali ma anche per promuovere un interscambio culturale tra i territori che hanno vissuto da vicino la guerra e quelli che vi hanno partecipato mandando al fronte i propri giovani. La giornata è stata aperta dal Comandante dell’8° Reggimento Artiglieria Terrestre “Pasubio”, Colonnello Giorgio Guariglia, che ha ringraziato quanti hanno aderito e collaborato al progetto.
L’alto ufficiale si è rivolto in maniera particolare ai giovani studenti, destinatari dell’iniziativa, invitandoli ad apprezzare il convegno come momento di approfondimento degli studi ma anche comeoccasione di riflessione sul valore e sul significato del sacrificio compiuto dai loro coetanei “per apprezzare ancor di più quanto abbiamo oggi e realizzare che l’Italia non è genericamente un Patrimonio di tutti, ma lo è per ciascuno di noi, perché quasi tutti discendiamo da quei giovani e siamo loro debitori”.
Nella prima parte del convegno, moderato dall’esperto giornalista Lorenzo Peluso, sono intervenuti i Professori Amedeo La Greca, Luigi Rossi e Gennaro Malzone, co-autori dell’opera “Tutti uguali nella gloria e nel martirio – le vittime cilentane nella Grande Guerra” che si sono alternati nella disamina degli aspetti legati alle origini, alle abitudini, alla cultura dei giovani cilentani di fine ottocento e ad alcune vicende di vita vissuta raccontando la semplicità ma allo stesso tempo l’operosità di quei cittadini divenuti valorosi soldati.
Successivamente il Dottor Gregorio Pezzato, storico di Vallarsa in provincia di Trento ed autore dell’opera “Vivere in trincea – Pasubio la montagna dove vivere fu più duro che morire” ha raccontato ai giovani, l’esperienza della vita in trincea ed il significato dei sacrifici compiuti dai quei ragazzi e mettendo a confronto le esperienze dei giovani del nord con quelli del sud. La giornata è stata arricchita da una mostra di cimeli della Grande Guerra e di armi ed equipaggiamenti moderni, tra cui anche mezzi ruotati e cingolati in mostra statica con i militari che hanno dimostrato il funzionamento
Anna Maria Cava