161,5milioni di euro per favorire la partecipazione ai bandi PNRR e delle politiche di coesione di piccoli Comuni, Province e Città metropolitane delle regioni del Sud, Marche e Umbria, nonché dei centri delle aree interne.
Circa 450mila euro arriveranno nel Vallo di Diano ripartiti tra i vari Comuni.
Il decreto-legge Aiuti bis facilita l’utilizzo delle risorse e consente ai Comuni fino a 20mila abitanti di destinarle a progetti di fattibilità. Grazie a queste risorse i Comuni possono indire concorsi di progettazione e idee, utilizzando poi il progetto vincitore per candidarlo ai bandi. Inoltre, i Comuni più piccoli possono anche utilizzare il Fondo per affidare direttamente progetti di fattibilità tecnica ed economica.
Il nuovo decreto-legge introduce due modifiche, che sono state sollecitate dalle amministrazioni locali attraverso le loro associazioni, l’ANCI e l’UPI: innanzitutto, sarà possibile indire i concorsi (pubblicando appositi bandi) o affidare gli incarichi per i progetti di fattibilità tecnica ed economica entro il 18 febbraio 2023 e non più solo fino al 18 agosto scorso. La proroga della scadenza consentirà quindi di accedere alle risorse anche a quegli enti territoriali, che altrimenti non avrebbero fatto in tempo. Inoltre, è ampliata la platea dei Comuni che possono utilizzare la quota spettante del Fondo anche per affidare progetti di fattibilità tecnica ed economica. La soglia massima passa infatti da 5.000 a 20.000 abitanti: tutti i Comuni assegnatari che non superano questo limite potranno scegliere se destinare le risorse a concorsi o a incarichi per i progetti di fattibilità.
Ad Atena Lucana, Buonabitacolo, Casalbuono, Monte San Giacomo, Sanza, Sassano 20.940,89euro; a San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sant’Arsenio 23.966,44euro (compresi 3.025,55euro di premialità unione Comuni); a Montesano sulla Marcellana, Padula, Polla, Teggiano 47.652,78euro; e a Sala Consilina 72.145,26euro