Padula, Ufficio Turistico senza addetti: il manifesto di Padula Bene Comune

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E’ polemica a Padula per la gestione del settore turistico. In questi giorni il gruppo consiliare Padula Bene Comune, attraverso un manifesto pubblico, lamenta l’assenza in Certosa di un ufficio turistico e di addetti alla funzionalità dello stesso. Secondo quanto denunciano gli scriventi, Caterina Di Bianco, Antonio Fortunati, Tiziana Bove Ferrigno e Giovanni Alliegro, pare che gli operatori chiamati a gestire l’ufficio turistico ubicato nella Certosa di San Lorenzo, dove era possibile reperire tutte le informazioni utili sia inerenti alla Certosa stessa e sia per i luoghi di maggiore interesse artistico e culturale del centro storico di Padula, siano stati rimossi. Le motivazioni addotte secondo voci circolanti in paese, da cui però prendono le distanze gli stessi scriventi, sarebbero, come scritto sul manifesto, in quanto sgraditi agli attuali amministratori. Per i consiglieri del gruppo Padula Bene Comune, invece, i motivi sarebbero ben altri. “Siamo propensi a credere, si legge sul manifesto – che si tratti di carenza di doti degli attuali amministratori non capaci di uno sviluppo virtuoso del turismo tale da portare concretamente il centro storico e la Certosa di San Lorenzo tra le grandi bellezze d’Italia”. Il manifesto che circola in questi gironi a a Padula, evidenzia infatti come alcuni appuntamenti che hanno visto protagonista Padula e la sua Certosa, sarebbero iniziative promosse da altri dove l’amministrazione comunale con i suoi referenti istituzionali, avrebbe soltanto presenziato, con specifico riferimento alle presenze di Padula alla Borsa Internazionale del Turismo di Berlino e a Palermo in occasione della manifestazione per l’anniversario dell’uccisione di Joe Petrosino. “Facendoci portavoce dei cittadini – si legge sul manifesto a firma del gruppo Padula Bene Comune – chiediamo l’immediata riattivazione dell’Ufficio Turistico e la piena funzionalità dei Musei Comunali; l’esecuzione del progetto di gestione integrata della Certosa e dei Beni Culturali di Padula finanziato con la misura 1,9 dei Fondi Strutturali Europei già da un anno agli atti del Comune. Noi crediamo – concludono gli scriventi . che la Certosa di San Lorenzo sia un patrimonio d’eccellenza e come tale costituisca un valore inestimabile che, chi governa, è obbligato a trasformare in capitale capace di arricchire la comunità in termini culturali, sociali ed economici”

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