Padula, sabato scorso 1 marzo ultimo incontro della fase di ascolto per l’elaborazione del Piano Strategico della SNAI 2021/2027

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La Comunità Montana Vallo di Diano, nell’ambito del programma di ascolto del territorio finalizzata alla stesura del nuovo Piano Strategico per l’area interna Vallo di Diano, individuata come seconda area interna della Campania, per l’utilizzo dei fondi del programma regionale 2021/2027, sabato scorso 1 marzo ha programmato una serie di incontri iniziati con i rappresentanti della Diocesi di Teggiano Policastro, i referenti del mondo socio-culturale, turistico e produttivo. Presso la sede dell’ente, inoltre la giunta comunitaria ha anche incontrato altri portatori di interesse capaci di offrire un contributo significativo all’elaborazione del nuovo piano strategico, potendo anche contare sulle novità infrastrutturali che vedranno il Vallo di Diano protagonista. In questo contesto, la giunta della Comunità Montana presieduta da Vittorio Esposito, sabato scorso, ha incontrato anche i referenti provinciali e regionali del territorio e i rappresentati di enti e portatori di interesse sovracomunali ed extraterritoriali quali l’Università di Salerno e il Consorzio Aeroporto Costa d’Amalfi. Per ciò che riguarda in particolare l’incontro avuto con i portatori di interesse non direttamente legati al territorio ma che comunque possono apportare significativi contributi nell’elaborazione della nuova strategia, presenti per l’Università di Salerno il Prof. Carmine Pinto direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’UNISA, Maria Antonietta Aquino nel suo ruolo di vice presidente del CDA del Consorzio Aeroporto Salerno – Costa d’Amalfi, a cui si sono aggiunti anche i referenti della Fondazione MIdA, la rete delle Pro-Loco e il Distretto Commerciale Area Interna Vallo di Diano rappresentato da Vincenzo Quagliano. Nel corso dei confronti si è registrata la condivisione del pensiero legato ad una promozione del territorio che parta dalle eccellenze presenti, individuando i bisogni con il coinvolgimento della parte viva e attiva del comprensorio quindi: istituzioni, imprenditori, cittadinanza, avvalendosi anche dell’aiuto di competenze esterne per guardare oltre i confini territoriali. Punto di forza della strategia dovrà dunque essere una visione condivisa del futuro avvalendosi anche di reti di cooperazione: fra attori pubblici, attori privati, fra pubblico e privato, oltre che tra Comuni, Enti comprensoriali, ed Enti sovracomunali. “Il benessere delle persone, – spiegano dall’ente montano – come la qualità della vita, la possibilità di avere ciò di cui si ha bisogno, a partire dal lavoro, senza però dimenticare la necessità di riscoprire la bellezza dell’essenziale, è il filo conduttore che attraversa la visione di sviluppo locale del Vallo di Diano dopo un’intensa fase di ascolto e confronto con i portatori di interesse, con la società civile, con i giovani, le istituzioni, il mondo imprenditoriale e produttivo. Ridare vita ai piccoli borghi – continuano – esaltandone le potenzialità, mettendo in rete ciò che esiste e riqualificando ciò che è necessario per guardare ad un futuro collegamento tra il territorio e il resto del Paese”. Una strategia che avrà una grande importanza ai fini dello sviluppo in considerazione anche delle infrastrutture future che sorgeranno nel Vallo di Diano   partendo dall’Alta Velocità, alta capacità, Salerno-Reggio Calabria in fase di realizzazione. “La Stazione AV – spiegano dalla Comunità Montana – impone una pianificazione del comprensorio in termini di infrastrutture capace di offrire risposte alle esigenze ed alle richieste del mondo imprenditoriale del comprensorio. Risulta necessaria poi, la rivisitazione della viabilità di servizio alle esigenze di trasferimento delle merci dalle aree produttive, concentrate nell’area nord e nell’area centrale del Vallo di Diano, con l’area sud dove è sarà localizzata la stazione e l’Hub merci al servizio delle imprese”. Ed è proprio sulla necessità di far si che la stazione dell’alta velocità possa apportare valore economico e sviluppo a tutto il comprensorio valdianese che l’ente montano, ha già richiesto alla Regione Campania, l’istituzione di un tavolo tecnico con RFI per discutere delle proposte emerse durante la fase di ascolto del territorio.

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