{vimeo}344296118{/vimeo}
“Quando l’incompetenza è al potere, il risultato è un disastro”, laconico e diretto l’incipit del manifesto con cui il gruppo consiliare “Padula bene comune” critica l’operato dell’amministrazione Imparato. Su rifiuti, centro storico, Tenuta Mandranello, pubblica illuminazione… e tante altre attività pubbliche gestite a Padula da privati. Ecco allora che l’opposizione si chiede “di cosa si occupino l’amministratori” se hanno demandatola gestione su tutto.
“C’era una volta Padula – si legge nel manifesto – un Comune che, in piena emergenza rifiuti, fu premiato a Roma quale “Comune riciclone” nel 2003 e nel 2007 e fu esempio di buona prassi e modello per Associazioni Ambientaliste e altri Comuni italiani. Oggi, invece, l’Amministrazione comunale ha affidato ad un privato la gestione dei rifiuti, con enorme confusione sul territorio che resta sporco! Imponendo inoltre l’utilizzo di sacchetti trasparenti e l’apertura ai netturbini, in violazione della normativa sulla privacy”.
E ancora, scrivono: “C’era una volta Padula… Un Comune che aveva una strategia chiara e precisa per la valorizzazione del centro storico che oggi invece è completamente abbandonato.
C’era una volta Mandranello: Area SIC e ZPS, zona di valenza naturalistica, paesaggistica e ambientale che ha subito danni inestimabili. La soluzione trovata dagli attuali amministratori è un bando di concessione ad un prezzo stracciato a svantaggio del Comune e dei cittadini.
La pubblica illuminazione è stata data in concessione ad un privato, per 20 anni e per l’importo di € 5.169.923,00. Il risultato? Un’illuminazione a LED più adatta ad un cimitero che ad un paese e che è un pericolo per l’incolumità pubblica. Scrivono poi del sevizio di riscossione tributi affidato all’Agenzia delle Entrate; il trasporto e la mensa scolastici ad un privato; così come la gestione della Certosa e dei sevizi museali.
“Ma gli attuali amministratori di cosa si occupano – si chiedono quindi da Padula bene comune – ÂÂ se tutte le attività pubbliche sono affidate a soggetti privati?! Certamente – chiosano – sono indaffarati nella pratica giornaliera di un clientelismo equivoco ed esasperato”