Padula. Le agenzie di viaggio puntano sulla Certosa di San Lorenzo

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Finalmente la Certosa di San Lorenzo a Padula è meta turistica ambita e riconosciuta. Anche ieri il complesso monumentale è stato invaso da turisti con 4 guide della Regione Campania impegnate a descrivere e a far conoscere ai visitatori la storia della Certosa, la vita trascorsa tra le sue mura e le numerose opere artistiche e culturali di cui è ricca e conservatrice la Certosa. Centinaia di persone hanno aderito al viaggio proposto dalle agenzie del centro nord Italia e ieri mattina hanno raggiunto Padula per visitare il monumentale e settecentesco complesso certosino. Un monumento che inizia finalmente dopo un lungo periodo di scarso interesse, a diventare attrattore turistico complice probabilmente anche la rete che, con i numerosi siti di promozione dell’arte e dei luoghi di cultura campani, ha avuto modo anche di promuovere questa parte dell’Italia ricca di luoghi di particolare pregio storico, culturale e architettonico come la stessa Certosa che per storia e opere architettoniche non ha sicuramente nulla da invidiare a nessuna. Piuttosto risulta sempre fin troppo poco valorizzata. Attraverso i siti web come ad esempio il sito web guidaturistica.campania oppure lo stesso sito web del Polo Museale Campania, vengono promossi numerosi luoghi di interesse culturale e meritevoli di essere visitati. Si tratta di siti che vengono definiti minori ma che rendono ben chiara l’idea del grande patrimonio storico di cui la Campania tutta è ricca detentrice, ma di cui vi è ben poca consapevolezza. E’ quindi evidente come, per riuscire ad attrarre turisti sul territorio e quindi riuscire a realizzare il progetto di rendere il vallo di Diano un’area in grado di vivere anche di turismo, è necessario avviare una importante campagna di promozione a livello territoriale. Le basi per far crescere il settore turistico ci sono. Lo dimostrano i dati di affluenza di visitatori nella sola Certosa di San Lorenzo che, se ben inserita in un più ampio circuito di valorizzazione dei diversi beni storici presenti, può sicuramente portare l’intero Vallo di Diano a crescere e a svilupparsi intorno alle bellezze turistiche. Non a caso negli anni passati si è registrato un flusso di visitatori nella Certosa di oltre 85 mila presenze l’anno con una leggera flessione nello scorso 2015 con circa 73 mila visitatori. Se si pensa che in questo 2016, i dati ad agosto parlano di una presenza di oltre 62 mila visitatori, c’è da sperare che si possa registrare ancora una volta anche per questo anno che sta per concludersi un trend di presenze che supera le 80 mila unità, considerato che in questa settimana di settembre sono oltre mille le presenze con un gran lavoro per le guide turistiche impiegate dalla regione Campania. Naturalmente resta fondamentale la promozione della Certosa e, ancor più importante la promozione di tutti gli altri siti di interesse culturale perchè, nonostante il settecentesco monumento certosino dedicato a San Lorenzo, inizia finalmente ad essere noto, pur interessati a visitarlo i turisti si rivelano comunque da mordi e fuggi. Restano insomma troppe poche ore nel Vallo di Diano e a Padula per poter ipotizzare un ritorno economico. Bisogna quindi lavorare di più e soprattutto in sinergia se si vuole che il turismo diventi una risorsa. In questo il lavoro risultano particolarmente impegnati i privati  che credono fortemente nelle risorse turistiche. Ciò non basta. Serve necessariamente l’impegno forte delle istituzioni  

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