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La Certosa di San Lorenzo a Padula diventa teatro per raccontare il mondo femminile e sensibilizzare verso il tema della violenza di genere. A partire dal prossimo 20 luglio l’Associazione Turistica Pro Loco di Padula presieduta da Tina D’Urso, presenta uno spettacolo teatrale per la regia di Salvatore Ungaro ispirato alle Tanagrine statuette in terracotta raffiguranti donne in molti casi dedite alla danza, risalenti probabilmente al 4^ secolo a.c., una di queste rinvenuta nelle campagne del Vallo di Diano. Gli spettacoli si terranno presso la suggestiva location della Spezieria della Certosa, scelta dagli organizzatori in quanto il luogo evoca cultura, anche in virtù della scelta dei monaci che abitavano il luogo 700 anni fa, di utilizzarlo per raccogliere e divulgare idee e il loro sapere. In questo stesso luogo, l’Associaizone Turistica Pro Loco di Padula, vuole oggi, attraverso la rappresentazione teatrale, sensibilizzare e denunciare un fenomeno che, nonostante le tante iniziativa anche legislative attuate, continua a dilagare: la violenza sulle donne. Si vuole così anche dare corpo alla denuncia e alla discussione sulla violenza di genere. “La tematica della violenza di genere – spiega Tina D’Urso – accompagna da tempo l’interesse e il lavoro della nostra associazione come dimostra anche la mostra Sciarpe Rosso Sangue senza Donne, visitabile nei locali della Spezieria della Certosa di San Lorenzo, realizzata nell’intento di far conoscere come la brutalità continua a dilagare, nella consapevolezza che discuterne rappresenti la possibilità per prendere coscienza dei problemi. Ed è proprio su queste basi – continua il presidente dell’Associaizone Pro Loco di Padula – che Nasce “Tanagriade l’epica della donna”. “Tanagriade e il suo gruppo di lavoro – spiega invece Salvatore Ungaro – prendono vita dal bisogno condiviso di dialogare sul tema della violenza. Non si tratta di una compagnia teatrale secondo i criteri canonici ma di un gruppo di persone e soci dell’Associazione Turistica Pro Loco Padula che si mettono in gioco con i propri dubbi e le proprie riflessioni”.