Si sono concluse nella serata di ieri a Padula, con la consegna degli abitini votivi i lunghi festeggiamenti in onore di San Francesco. Una festa di grande devozione e fede seppur, il Santo Patrono della città è San Michele Arcangelo. La comunità intera si è ritrovata nella giornata di ieri a Padula presso il Convento Francescano per la conferma della devozione verso il Santo e per la richiesta di protezione. La festa, che solitamente ricade il 4 ottobre, giorno in cui la chiesa celebra il Santo Patrono d’Italia, a Padula viene celebrata, con una serie di riti religiosi e civili, nel fine settimana successivo, o meglio nella prima domenica di ottobre.
Quest’anno le celebrazioni sono slittate di una settimana per la concomitanza con la tradizionale Fiera della Madonna che si è tenuta nei giorni immediatamente successivi alla festa di San Francesco, celebrato venerdì scorso e, pertanto, le comunità religiose, hanno deciso di non accavallare i due eventi, entrambi di grande valore storico-culturale per la comunità. La caratteristica quanto partecipata processione per i suggestivi vicoli di Padula, dunque, si è svolta nella mattinata di ieri, preceduta dalle celebrazioni tipiche del sabato che prevedono anche la benedizione dei bambini. La mattina di domenica 13 ottobre, dunque, dopo la Santa Messa è iniziata la caratteristica processione che segue dei riti molto ben definiti e di grande devozione.
Tra i vicoli stretti e suggestivi di Padula i devoti portano in spalla le state di Sant’Antonio e San Francesco, precedute da numerosi animali che vengono portati in processione come segno di devozione e dai cinti di candele in cera sempre segno di devozione e di affidamento alla protezione di San Francesco e Sant’Antonio. A dimostrazione della profonda fede in San Francesco tanti ti bambini che hanno partecipato alla processione indossando l’abitino di frate in segno di devozione che poi, nella serata, dopo la Santa Messa, è stato consegnato, in segno di affidamento alla protezione del Santo, ai frati del Convento Francescano. Altra tipicità delle celebrazioni è rappresentata dalle donazioni di animali che, i cittadini di Padula, offrono al Santo.
Il comitato festa, infatti, non è solito far precedere le celebrazioni con la raccolta di denaro nell’ambito della questua ma, è d’uso, che i cittadini donino al Santo animali in segno di devozione che saranno poi venduti nel corso della serata di festa e, con il ricavato, saranno sostenute le spese delle celebrazioni civili