{vimeo}208300234{/vimeo}
Serata particolarmente interessante per i soci del Circolo Sociale Carlo Alberto 1886, sabato scorso, in occasione della presentaizone del libro scritto da Lorenzo Peluso “As Salamu Alaykum”, opera che raccoglie testimonianze e racconti dell’esperienza vissuta dall’autore in occasione dei suoi viaggi come giornalista embedded nei suoi viaggi al seguito dell’esercito italiano impegnato nelle diverse operazioni di Pace nei paesi martotriati dalla guerra. Paesi come Kosovo, Afghanistan, Libano e Iraq che sono spesso raccontati per i loro scenari di guerra me che, sabato scorso, grazie all’evento organizzato dal Circolo presieduto da Felice Tierno è stato possibile conoscere da un altro punto di vista. Un punto di vista che si avvicina di molto alla nostra realtà di mondo semplice dove si lavora, si gioca, si sogna, si spera, si guarda al futuro e ci si innamora. Per i soci del circolo Carlo Alberto, quindi, ancora un appuntamento di grande spessore culturale che, grazie ai brevi interventi dei relatori presenti al tavolo moderato dal Giuseppe D’Amico, ha permesso di aprire una finestra ampia e dettagliata su quella parte del mondo che è troppo spesso interessata da conflitti bellici e dove, i nostri militari, sono impegnati nella azioni di pace ma anche per addestrare il popolo. Dopo i saluti del presidente del circolo Felice Tierno che ha elogiato l’autore del libro per il suo impegno a fianco delle truppe italiane spiegando il significato del termine embedded, cioè incastrato, quindi come il giornalista, in tali esperienze debba necessariamente essere in grado di ben incastrarsi con l’esercito inviato sui luoghi, ha elogiato il lavoro di Peluso capace di raccontare anche le emozioni che si vivono sui luoghi di guerra. La serata culturale è stata ulteriormente arricchita dall’intervento del moderatore Giuseppe D’Amico che ha parlato dei primi giornalisti inviati di guerra del Vallo di Diano e dal tenente colonnello dell’8° Reggimento Artiglieria Pasubio a Persano. Giovanni Graziano. Ma gli interventi che più hanno colpito la folta platea presente presso al sede del circolo sono stati quelli di Friad Babani, militare Peshmerga di Sulaymanyiah, che ha sposato l’architetto Tiziana Crusco una donna di Sapri. In particolare Friad Badani, a voluto ringraziare utilizzando l’italiano, seppur non proprio perfetto, i membri del circolo che lo hanno inviatato a partecipare per parlare del suo Paese e sulle tematiche sociali e politiche che sta vivendo. “Sentire il nome del mio Paese il Kurdistan – ha spiegato Friad – è stata una vera emozione. Spero che un giorno – ha proseguito – tutti possano conoscere la verità reale del nostro territorio”. Anche le conclusioni, affidate al giornalista autore del libro Lorenzo Peluso, si sono rivelate particolarmente interessanti per i soci del Circolo