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Dall’agosto di 8 anni fa il Vallo di Diano è luogo di accoglienza per i migranti attraverso i corridoi umanitari nell’ambito del sistema di Protezione Internazionale. Le cooperative impegnati nel settore dell’accoglienza hanno quindi deciso di organizzare, per questa sera un appuntamento in cui sarà anche tracciato un bilancio delle attività sa favore dell’accoglienza dei migranti. Alle ore 20,00 il chiostro del convento di San Francesco a Padula ospita l’appuntamento “Uomini in Cammino” promosso dalle Cooperative Sociali, Il Sentiero, Tertium Millennium e l’Opera di un Altro per incentivare verso una riflessione sull’accoglienza, attiva nel Vallo di Diano dal 2011.
“Oggi, – fanno sapere gli organizzatori – l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati,ÂÂ fa capo soprattutto al progetto Sprar attivo dal 2017 con la titolarità del Comune di Padula quale ente capofila insieme ad Atena Lucana, Montesano sulla Marcellana, Polla e Sassano. Un cammino condiviso da enti locali, terzo settore, mondo della scuola e dell’imprenditoria che ha collezionato in pochi anni una miriade di buone prassi e di modelli di inclusione con inserimenti scolastici negli istituti superiori del territorio, percorsi di tirocini formativi e successivi inserimenti lavorativi, attività di animazione e socializzazione, volontariato presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale Luigi Curto di Polla con il progetto “Il sorriso non ha colori”, laboratorio artistico per il restauro del portone della Casa –Museo di Joe Petrosino a Padula e del portone della Chiesa di Santa Maria di di Costantinopoli ad Atena Lucana”.
Ad aprire la serata i saluti del sindaco di Padula Paolo Imparato e di Don Vincenzo Federico, successivamente la proiezione del video Uomini in Cammino realizzato nelle strutture di accoglienza con le testimonianze dei ragazzi e di alcuni amministratori locali tra cui il sindaco di Montesano Giuseppe Rinaldi, il vice sindaco di Atena Francesco Manzolillo e l’assessore alla cultura di Padula Filomena Chiappardo. Interessante poi l’intervento dell’antropologo salernitano Paolo Apolito. L’evento oltre a presentare alcune testimonianze di giovani che sono riusciti ad integrarsi sul territorio dopo il loro arrivo è anche occasione per festeggiare l’arrivo di altre 6 minori stranieri non accompagnati giunti in Italia attraverso i corridoi umanitari dalla Libia
Anna Maria CAVA