Non è la prima volta che il Direttore Generale della BCC Monte Pruno Michele Albanese lancia un appello a difesa dei servizi nelle aree interne. È accaduto in passato quando si è speso, con l’istituto di credito, in maniera forte ed in prima linea per cercare di salvare la presenza del tribunale di Sala Consilina sottolineandone l’importanza della presenza sul territorio al fine anche di poter programmare uno sviluppo economico dell’area e garantire un futuro ai giovani sul territorio, e lo fa ora che, a rischio, vi è un servizio di uguale importanza ed anch’esso ritenuto fondamentale nella Costituzione italiana ossia: il diritto alla salute e alle cure. Le notizie diffuse nei giorni scorsi in merito ancora una volta all’emorragia di personale medico e sanitario presso l’ospedale Luigi Curto di Polla, ha messo in allarme il direttore Albanese che, ripercorrendo quanto già accaduto con altri servizi, ha voluto mettere in evidenza come, la perdita di ulteriori presidi potrà solo determinare al fine delle aree interne che, in questa fase delicata dal punto di vista economico sono costrette a fare già i conti con lo spopolamento dovuto alle partenze dei giovani che si allontanano verso i centri dove invece i primari servizi sono assicurati.
Per Albanese deve chiudersi il tempo delle parole ed è necessario aprire un nuovo percorso in cui ognuno per il suo ruolo possa contribuire a lavorare per la salvaguardia dei servizi primari facendo dunque fronte comune. “Questo territorio – sottolinea Michele Albanese – non può continuare a perdere pezzi vitali: ciò significherebbe proiettare le nostre comunità in un futuro senza prospettive. Riteniamo fondamentale ed urgente che la politica, a tutti i livelli, si assuma pienamente le proprie responsabilità. È necessario incentivare, con forza, la permanenza dei professionisti in queste zone, attraverso agevolazioni economiche, logistiche e professionali, rendendo le strutture ospedaliere del Vallo di Diano più attrattive e competitive. Solo così potremo evitare che queste aree vengano abbandonate e che l’Ospedale di Polla si svuoti, come sta accadendo, progressivamente di risorse valide e competenze con la progressiva chiusura dei vari reparti o unità”.
Per il direttore generale della BCC Monte Pruno è necessario avviare una mobilitazione a difesa di quelli che sono presidi fondamentali per il territorio e soprattutto per chi lo vive. Riconosce il valore degli sforzi fin qui fatti per tamponare l’emergenza ma ricorda, allo stesso tempo come, azioni tampone, non contribuiscono ad evitare gli effetti negativi evidenziando come, un cerotto non può sostituire un necessario intervento chirurgico, anche perché il Curto non serve solo le comunità di Polla ma un’area molto più vasta.
“Come Banca del territorio, – dichiara Albanese – abbiamo tutto l’interesse a difendere i diritti della comunità a cui apparteniamo e da cui dipendiamo per la nostra sopravvivenza. Consapevole del ruolo di istituzione vicina al territorio, siamo pronti a sostenere tutte le iniziative concrete e utili per risolvere questa emergenza”. Ribadendo la necessità che la politica agisca in fretta anche perché il tema della tutela della salute non può essere rimandato lasciando l’incertezza, Albanese invita a non demordere e soprattutto a non perdere la speranza in considerazione anche del valore del territorio e della capacità di superare le sfide anche più difficili. “È arrivato il momento di guardare avanti, – scrive Michele Albanese – senza cercare colpe e senza restare bloccati nel passato. Pensiamo ad una strategia globale, invece, di concentrarci su interessi locali e personali. Se ci crediamo, – continua – possiamo fare la differenza. È il momento di unirci, alzare la voce se necessario e lottare, tutti insieme, per il nostro futuro, per il futuro dei nostri figli e nipoti. Solo con il coraggio, la solidarietà e la perseveranza avremo l’opportunità di garantire alle nostre famiglie e ai nostri giovani un territorio in cui vivere con dignità e speranza”.