In merito alle recenti notizie diffuse sui casi di infezione di alcuni pazienti ricoverati presso l’Ospedale di Eboli, arriva il chiarimento da parte del presidio ospedaliero che precisa come, le analisi sui prelievi effettuati  per Acinetobacter baumanii e Clostridium difficile, hanno dato esito negativo. I prelievi sono stati effettuati nei reparti di Rianimazione e presso l’Unità Operativa Complessa di Medicina generale che, secondo quanto comunicano dalla direzione sanitaria hanno ora ripreso al regolare attività di ricovero e assistenza. “Si fa presente – scrivono nella nota – che, in accordo con la Responsabile aziendale della Sicurezza dei pazienti e gestione Rischio Clinico, sono state adottate tempestivamente le precauzioni standard, le precauzioni da contatto e l’isolamento spaziale/cohorting dei pazienti di tali reparti ma, nonostante tali procedure, in Medicina sulle superfici del “letto paziente 1 stanza 5” è stata rilevata la presenza di Anaerobi solfito riduttori. Le infezioni da Clostrudium denunciate – concludono dalla direzione sanitaria – sono interpretative come comunitarie per 1 caso e come nosocomiali negli altri 2 casi, che si sarebbero, presumibilmente contagiati in ospedale entro le 72 ore dal ricovero, ma la cui gestione nel setting assistenziale è stata realizzata secondo i protocolli previsti