Omicidio Vassallo, anche il Governo Meloni si costituisce parte civile nel processo a carico dei presunti assassini

0
296

L’appello lanciato dalla Fondazione Angelo Vassallo – Sindaco Pescatore e dal suo presidente Dario Vassallo, fratello del sindaco ucciso nel settembre del 2010, non passa inascoltato. Oltre ad Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani e ad Asmel, Associazione per la Sussidiarietà e la modernizzazione degli Enti Locali, anche il Governo Meloni e dunque lo Stato Italiano si costituisce parte civile nel processo contro i presunti assassini del Sindaco. A diffondere la notizia il presidente della Fondazione che, con l’iniziativa adottata dal Governo, ha voluto riconoscere il suo impegno contro la criminalità. Già nei mesi scorsi, all’indomani degli arresti delle 4 persone ritenute responsabili del brutale assassinio, da Fratelli d’Italia e da Noi Moderati con i senatori Antonio Iannone e Pino Bicchielli, il Governo Meloni aveva dato origine ad una commissione d’inchiesta sul caso che, ormai da 14 anni, attendeva risposte ma che, per tutto questo tempo, era rimasto privo di colpevoli.

Nel novembre scorso l’importante notizia dell’arresto di 4 persone ritenute responsabili a vario titolo della morte di Angelo Vassallo avvenuta con 9 colpi di pistola nei primi giorni del settembre 2010 confermando anche quanto, sin dalle prime indagini veniva ritenuto come possibile movente: ossia un traffico di droga destinata al Cilento con arrivo al porto di Pollica e che Angelo Vassallo aveva scoperto e aveva deciso di denunciare. Dopo 14 anni, tra indagini e depistaggi vari, si è giunti all’individuazione dei nomi dei presunti responsabili dell’omicidio che, per la Fondazione a lui intitolata, deve essere ritenuto un omicidio di Stato in quanto, il Sindaco pescatore è stato ucciso nel periodo in cui vestiva la fascia tricolore e dunque rappresentava lo Stato Italiano ed è morto per difendere il suo territorio. La proposta di Dario Vassallo, è stata dunque accolta non soltanto da associazione ed enti nazionali ma anche dal Governo Meloni che, dalla presidenza del Consiglio ha dato il via libera alla costituzione come parte civile nel processo a carico degli assassini di Angelo Vassallo. Una notizia accolta con grande favore da Dario e Massimo Vassallo, fratelli del sindaco ucciso.

“Dopo 14 anni di attesa e lotta instancabile, – commenta in particolare Dario Vassallo a nome della Fondazione – accogliamo con favore la decisione del Governo Meloni di costituirsi parte civile nel processo per l’omicidio di mio fratello Angelo Vassallo, sindaco di Pollica brutalmente assassinato il 5 settembre 2010. Questo atto è un segnale forte che riconosce il valore della sua battaglia contro la criminalità e il degrado. Dall’Avviso di Conclusione delle indagini ricevuto il 13 febbraio 2025 – prosegue – emerge che tra le persone offese vi è lo Stato stesso. Questo atto, regolato dall’articolo 1, comma 4, della legge 3 gennaio 1991, n. 3, richiede l’autorizzazione del Presidente del Consiglio dei Ministri o di un suo delegato. Secondo gli inquirenti, Angelo è stato ucciso perché si opponeva con fermezza allo spaccio di droga nel Cilento. Ora spetta ai giudici decidere il destino degli otto sospettati. A nome mio, di mio fratello Massimo e della Fondazione Angelo Vassallo, – conclude Dario Vassallo –  esprimo gratitudine al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per questa decisione cruciale. Questo atto rappresenta un messaggio di impegno e serietà da parte dello Stato. La giustizia deve vincere”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here