Oggi “One Billion Rising”. Il Vallo di Diano aderisce al flash mob internazionale

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Anche il Vallo di Diano ha aderito questa mattina alla mobilitazione internazionale “One billion rising”. In due momenti diversi con una danza sulle note di “Break The Chain” hanno ribadito il proprio No alla violenza su donne e bambine il Centro antiviolenza ARETUSAinsieme alla Consulta delle Amministratrici del Vallo di Diano e Tanagro, gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Antonio Sacco” e diverse scuole di ballo e palestre del territorio da Piazza Domenico Pica a Sant’Arsenio. E poi il Comitato “Se non ora quando – Vallo di Diano” che con l’IIS “Pomponio Leto” ha partecipato invece al flash mob internazionale da Piazza Portello a Teggiano.  E’ tornato dunque oggi, per il quinto anno consecutivo, in diverse piazze e strade d’Italia e del mondo “One billion rising –  un miliardo di voci contro la violenza su donne e bambine”. Un flash mob internazionale che coinvolge ogni anno molte città con l’obiettivo di sollecitare l’attenzione della gente e delle Istituzioni sul tema. Era il 2013 quando Eve Ensler, drammaturga e attivista femminista statunitense, lanciò questa campagna rivoluzionaria: far manifestare un miliardo di persone nel mondo il giorno di San Valentino per denunciare la violenza e affermare il proprio NO. Pensò che il modo migliore per farsi sentire fosse il ballo. L’enorme successo che la manifestazione ebbe, a cui aderirono oltre 200 nazioni, l’ha trasformata in un appuntamento annuale con consensi crescenti e riuscendo ad aprire un nuovo dibattito su diritti, razzismo e disuguaglianze. 

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