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Dal Comitato pro ferrovia fanno sapere che continua l’avventurosa parabola dei Frecciarossa al Sud Italia. In base alle ultime notizie, riportate da un quotidiano locale, sembra che dal prossimo giugno la corsa Milano-Taranto farà tappa anche a Battipaglia. Un membro del Consiglio Regionale insieme al vice-Sindaco di Battipaglia avrebbe discusso, sempre stando alle parole riportate dal quotidiano, con il responsabile provinciale di Rete Ferroviaria Italiana per far fermare a Battipaglia il Frecciarossa 1000. Nell’articolo è tuttavia specificato che occorrerà innalzare di 10 cm i marciapiedi dei binari 2-3. A questo punto il Comitato pro ferrovia invita ad alcune riflessioni: “in primo luogo, se a Battipaglia è indispensabile procedere a questi lavori per fare in modo che il treno possa sostare, perché a Potenza e a Taranto ciò non si è reso necessario ed il Frecciarossa 1000 continua fermarsi in quelle stazioni nonostante i marciapiedi bassi? In secondo luogo pare proprio che la battaglia intrapresa dal dott. Panetta, in rappresentanza dei cittadini che chiedono il diritto alla mobilità, era fondata e ora gli viene data la ragione riguardo alle istanze avanzate”. “Verrebbe da dire – continua il Comitato – che oltre al danno, un Frecciarossa 1000 che ferma in stazioni con marciapiedi bassi quali quelle di Potenza Centrale e Taranto, arriva anche la beffa e cioè la fermata del Frecciarossa 1000 a Battipaglia, 10 minuti da Salerno. Si continuano a spendere soldi per un servizio che si potrebbe fare comodamente con un Frecciargento e senza investire sulle direttrici interne, come la Sicignano – Lagonegro”. Il Comitato ci tiene a sottolineare che non vuole in alcun modo rinunciare all’Alta Velocità pur di vedere ripristinata la tratta valdianese, spera però in un’ottimizzazione dei costi e una riscoperta delle aree interne regionali. “Anziché spendere milioni di euro per una corsa che comunque non potrà andare ad “alta velocità” per i limiti strutturali della ferrovia, meglio sarebbe stato – concludono – destinare a quel percorso un treno più veloce da Salerno a Taranto ed anche meno costoso, tipo Frecciargento ETR 600, e accumulare risorse per collegare anche altre zone (tra cui il Vallo di Diano) all’Alta Velocità nell’hub Salerno”.