Si intitola “La misura delle cose” il primo lavoro ufficiale della cantautrice di Sala Consilina Feeda. L’Ep, di sei tracce, per l’etichetta Old Harlem, esce dopo la pubblicazione dei singoli “Solstizio d’inverno”, “Legami” e “Cartone” e dopo un’estate contraddistinta da numerosi live.
“Per ‘La misura delle cose’ – racconta Feeda – si intende il peso specifico che diamo ad ogni nostro sentimento, comportamento, rapporto con noi stessi e con gli altri. Quanta importanza diamo inconsapevolmente alle cose che facciamo o che ci accadono, misurando col tempo quanto quei piaceri o quelle ferite ci arricchiscono o distruggono. Quanto valore si da ai rapporti, alle scelte, alle proprie speranze e poi rendersi conto di quanto si è perso, quanto si è guadagnato e quanto, di conseguenza, si è cresciuti“. L’artista, dunque, con la sua scrittura personale e prevalentemente introspettiva, trasmette la “misura” di ogni sentimento che prova o che ha provato.
Il mood sonoro, curato da Feeda insieme al produttore UanmNess, si alterna agli stati d’animo, brano dopo brano, dall’acustico alla dance, lasciando trasparire tutta la complessità che caratterizza ogni momento. “La misura delle cose” è un prodotto che passa dall’indie al pop, senza tralasciare le sonorità urban con sfumature dance e trap. Brano più caratteristico in tal senso è sicuramente “Virga” che è accompagnato anche da un videoclip per la regia di Luigi Cartolano.
“La canzone – racconta Feeda – parla delle sensazioni scaturite da una mia relazione finita male e della successiva reazione che ho avuto a tutto ciò. Qui c’è la mia reazione al dolore per questa storia finita, nonostante abbia influito su ciò che ero e ciò che sono, lasciandomi in un clima di inquietudine e insicurezza generale per molto tempo. Come nel fenomeno della virga, le gocce di pioggia evaporano prima di toccare il suolo, così in questo brano la relazione inizia ma ‘evapora’ prima del tempo che si immaginava”.