Musica, il compositore e producer cilentano Francesco Bianco presenta “Cosa rimane della polvere”

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Si intitola “Cosa rimane della polvere” il nuovo lavoro in studio del compositore, producer e performer cilentano Francesco Bianco, già voce, chitarra ed elettronica dei Granato. Si tratta di una raccolta retrospettiva di nove brani realizzati dal compositore fra il 2010 e il 2015.

Alcuni di questi brani sono degli studi che costituiscono il primo approccio dell’autore alle modalità compositive della musica elettronica, ai suoi raffinati strumenti e alle innumerevoli possibilità offerte dalla tecnologia; altri sono sperimentazioni molto libere, in cui il compositore va alla ricerca di una forma e di un linguaggio mai del tutto completamente delineati; si tratta – si legge in una nota – di una embrionale e personale classificazione degli strumenti della musica elettronica, una maniera per delimitarne le possibilità in modo tale da poterne effettuare un uso consapevole e cosciente. Gli studi approfondiscono alcune tecniche di sintesi fra quelle di uso più comune, come quella additiva nel brano “Cosa rimane della polvere”, quella sottrattiva in “Vetri”, waveshaping nel brano “Tappeti e nuvole” e FM in “Astratto#1”. “Me in electro” costituisce il primo passo del compositore verso il mondo di una musica più sperimentale.

“Anche il suono ha le rughe” rappresenta il suo primo studio nell’ambito della computer music, mentre i tre brani “Incompiuto per un’opera” (realizzato insieme a Remo De Vico), “In cosa credi?” e “Dittico di una possibilità” fanno parte di un diverso metodo di lavoro, legato all’improvvisazione, al montaggio e alla manipolazione di suoni concreti e di sintesi. “Cosa rimane della polvere” è prodotto e pubblicato da Aventino Music ed è stato registrato nello studio privato di Francesco Bianco, mentre il mastering e la grafica sono a cura di Claudio Scozzafava.

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