“È un brano pensato per far ballare. Ma anche emozionare e far riflettere, con le sue malinconiche linee melodiche che fanno da tappeto a una critica alla società dell’apparire”. Così il musicista e cantante cilentano SOLO presenta il suo nuovo singolo: un brano in bilico fra dream pop, synth pop e dance dal titolo “Something (you don’t need)”.
Nato come brano su commissione per il producer Lup Ino, la canzone ha avuto una lunga gestazione, passando anche fra le mani di Cosmo. La voce di SOLO si intreccia con quella di Nobody, in un dialogo intimo, a volte in risposta, a volte armonizzando.
“Il brano – racconta SOLO -, già dall’inizio, era stato concepito per essere cantato a due voci, una maschile e una femminile. Nobody ha interpretato il brano alla perfezione, come lo immaginavo già dal momento in cui lo eseguivo da solo”. “Something (you don’t need) – si legge in una nota – si pone come aspra critica alla società dell’apparire, che ci spinge a dover essere sempre esteticamente “perfetti”, secondo canoni prestabiliti, cosa che comporta una graduale perdita dell’individualità, della propria personalità e unicità, a favore di un “conformismo estetico” che ci rende l’uno copia dell’altro, concetto ripreso anche nella cover art del singolo”.
Il video che accompagna il brano è diretto da Alberto Cammarano e interpretato da Giulia Sarubbi. Registrata interamente da SOLO e mixata e masterizzata da Edoardo Di Vietri, “Something (you don’t need)” è il secondo singolo estratto dall’album “The importance of words (songs of love, anti-capitalism and mental illness)” di prossima pubblicazione.