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Fare chiarezza sulle modalità e sui costi del servizio raccolta e trasporto rifiuti a Monte San Giacomo. E’ la richiesta che arriva all’amministrazione comunale retta da Raffaele Accetta da Salvatore Gasparro, residente nel piccolo comune del Vallo di Diano e portavoce sia del Codacons Vallo di Diano che del Comitato Cittadino Spontaneo “Monte San Giacomo Libero” sulla questione rifiuti. I dubbi e gli interrogativi di Gasparro si riferiscono in particolare all’utilizzo, per il trasporto dei rifiuti, del mezzo di proprietà Comunale, mostrato in queste immagini riprese sabato mattina. “Si tratta di un mezzo –sottolinea Gasparro- che appare certamente più adatto ad altre funzioni che non alla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Dunque –continua il portavoce del Codacons- è normale chiedersi a quale scopo il Comune di Monte San Giacomo utilizzi una “ruspa” per trasportare 4-5 sacchi di immondizia presso l’isola ecologica del Comune di Sassano, visto che –continua Gasparro- si tratta sicuramente di un automezzo sproporzionato per questo tipo di trasporto”. Secondo il portavoce del Codacons non si tratta di un caso sporadico, e lo stesso mezzo sarebbe stato visto nella stessa tratta stradale altre volte nelle passate settimane. “Il contribuente sa –evidenzia Gasparro- che alcuni servizi nell’ambito della raccolta dei rifiuti vengono demandati alla ditta Ergon S.p.A. di San Rufo, controllata dal Consorzio di Bacino SA3, e nel cui consiglio di amministrazione siede un assessore del Comune di Monte San Giacomo, peraltro dimissionario. Non si capisce –prosegue Gasparro- se il contribuente che è già costretto a pagare l’Ergon (azienda titolare del servizio) per questo genere di servizi, debba pagare per di più anche i costi inerenti lo spostamento e l’utilizzo del veicolo di proprietà Comunale, nonché il personale manovratore”. Insomma per il portavoce del Codacons Vallo di Diano e del Comitato Civico Monte San Giacomo Libero sarebbe opportuno fare chiarezza in questa presunta commistione di ruoli e di funzioni, così da evitare sovrapposizioni di spese che “da una parte non migliorano il servizio mentre dall’altra aggravano i già pesanti costi inerenti la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti”. In conclusione ed in attesa di chiarimenti, Gasparro ribadisce l’impressione che il servizio trasporto rifiuti debba essere compito esclusivo della azienda incaricata e pagata per svolgere queste funzioni. “L’utilizzo di una ruspa –conclude il portavoce del Codacons- non è un modo razionale ed economicamente conveniente per effettuare trasporti di rifiuti solidi urbani, essendo un mezzo sproporzionato e costoso per l’esiguo carico trasportato oltre che non autorizzato al trasporto di rifiuti”.