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La tragica morte di Simon Gautier torna a far parlare del numero unico europeo dell’emergenza, il 112, a cui è collegato un sistema di localizzazione avanzato, l’aml (advanced mobile location). E Il Codacons Vallo di Diano si appella alla politica locale e nazionale per accelerare i tempi e provvedere ad adottarlo.
“Ad ascoltare la drammatica chiamata al 118 del giovane francese che ha dovuto ripetere più volte il proprio nome ad un operatore che rispondeva dalla Basilicata – dicono dal Codacons – ci siamo resi conto che la confusione del 118 non riguarda solo il Vallo di Diano. Come denunciammo il 18 agosto del 2011 quando – affermano – scrivemmo una lettera all’allora Commissario dell’ASL Salerno, Maurizio Bortoletti, perché alle chiamate fatte al 118 provenienti dal territorio dell’ex USL 57 di Polla (a cui bisognava aggiungere anche il territorio lucano del distretto telefonico con prefisso 0975) rispondeva la Centrale Operativa dell’Ospedale di Vallo della Lucania, contrariamente a quanto previsto dalla L.R. 2/94. Segnalammo quindi lo stato non molto avanzato del nostro sistema”.
La triste vicenda del giovane escursionista francese ha dimostrato che i meccanismi obsoleti interessano anche il vicino Cilento e a ben vedere gran parte del Paese.
Nel caso specifico è ormai noto come siano andate le cose: il giovane ha chiamato il 118 usando il suo cellulare da una località vicina a San Giovanni a Piro e ha risposto una centrale operativa della Basilicata. Che, con i mezzi a disposizione, ha fatto circoscrivere un’area vasta e molto approssimativa.
Attraverso il numero unico 112 che permette l’attivazione dell’aml sarebbe stato più semplice individuarlo. “Tale tecnologia – speigano daÂÂ Eena, l’associazione europea per il numero unico di emergenzaÂÂ – consente di geolocalizzare le chiamateÂÂ da rete mobile mediante sistema gps, delimitando l’utente in uno spazio che può variare in media soltanto di una cinquantina di metri. In Italia soltanto in alcune regioni sono già operative le centrali uniche di risposta del 112”. E la Campania non figura neanche tra quelle prossime all’attivazione.
“Il nostro appello alla politica locale e nazionale – dichiarano dal Codacons – è quello di provvedere, finalmente, a predisporre quanto necessario per poter attivare questo servizio”
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Rosa ROMANO
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