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Il Comune di Montesano sulla Marcellana risulta finalista al Premio nazionale “Comuni virtuosi 2016” con il progetto “Turismo Km0”. Il premio, rivolto alle Amministrazioni che hanno avviato iniziative progettuali di sensibilizzazione delle buone pratiche locali, vedrà sfidarsi 82 Comuni d’Italia approdati in finale dopo l’esame di una Commissione, su oltre 400 partecipanti. I comuni campani giunti in finale sono tre: Montesano, Tramonti e Pozzuoli. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 17 dicembre, presso il Palazzo del Governatore a Parma. L’iniziativa promossa da Comune di Montesano consiste nell’organizzazione di giornate all’insegna della valorizzazione del proprio territorio comunale con la promozione di momenti di incontro, condivisione, visite, percorsi ed itinerari. La prima fase del progetto, che vedrà il coinvolgimento anche delle scuole, si terrà martedì 13 dicembre, con un itinerario storico-culturale e produttivo, con la visita alle lavorazioni di una nota società di acque minerali di Montesano, al locale Museo Civico e al neo inaugurato Palazzo Gerbasio. Il secondo appuntamento è previsto per sabato 21 gennaio 2017 con un itinerario di sostenibilità ambientale. La finale di Parma il prossimo 17 dicembre, al di là dell’esito, sarà un momento importante poiché sarà data la possibilità all’Amministrazione Comunale di Montesano di esporre il proprio progetto davanti una platea nazionale.“Sono molto soddisfatto della notizia giunta al Comune. – dichiara il Sindaco – Far parlare di Montesano, per azioni positive, in contesti nazionali è motivo di orgoglio e sprono a continuare su progetti amministrativamente e politicamente innovativi. L’idea è finalizzata a riappropriaci della nostra identità”. Sul progetto interviene l’Assessore Marzia Manilia, ideatrice dell’iniziativa, la quale dichiara: “ Siamo molto soddisfatti per la positiva accoglienza riservata, all’interno del concorso nazionale Comuni virtuosi, al nostro progetto che mira a creare un concetto di conoscenza del territorio più radicato inteso come ri-appropriazione del proprio paese”.