L’antico Monastero mai completato di Montesano sulla Marcellana che, seppur non ha mai visto vita, riveste comunque il suo importante ruolo storico culturale, potrebbe finalmente acquisire una propria identità grazie all’iniziativa dell’amministrazione comunale montesanese guidata dal sindaco Giuseppe Rinaldi. Grazie all’iniziativa proposta dalla Presidenza del Consiglio per la riqualificazione di aree dismesse con la messa a disposizione di importanti risorse, l’amministrazione Rinaldi ha approvato apposita delibera per dare il via a tutti le azioni propedeutiche alla partecipazione al bando per la selezione di progetti che possono essere destinatari dei fondi “per l’attrazione di investimenti in aree dismesse e per beni dismessi”, potendo contare su una dotazione finanziaria totale di 255 milioni di euro suddivisa in tre annualità.
Oggetto del bando sarà proprio l’antico Convento di Sant’Antonio dei Cappuccini in località Scialandro, da cui prende il nome, rimasto incompiuto ma che, tutt’ora domina la storia e la cultura montesanese. Lo Scialandro, per i cittadini di Montesano e non solo, riveste un ruolo di grande importanza storica. Oltre alla sua maestosità dominante dalla località da cui prende il nome, il monastero rappresenta una delle tante opere benefiche che l’imprenditore Filippo Gagliardi, volle donare al suo paese d’origine dopo che, emigrato a Caracas nel periodo del dopoguerra, grazie alla madre che aveva fatto di tutto per recuperare la cifra necessaria per consentirgli di partire, era diventato uno dei più importanti costruttori edili del Venezuela.
Una ricchezza imponente che Gagliardi, volle mettere a disposizione della sua comunità d’origine realizzando numerose opere tra le quali la Chiesa di Sant’Anna in stile neogotico nella centralissima Piazza Gagliardi, la caserma dei carabinieri e numerose altre importanti opere. Lo scialandro è stata una delle ultime opere che Gagliardi voleva donare alla comunità ma che è rimasta incompiuta seppur, già nella parte realizzata, se ne può notare la magnificenza e la grandezza. Ora, l’amministrazione guidata da Giuseppe Rinaldi, come sottolineato dal sindaco, grazie all’opportunità offerta con il bando emanato dalla Presidenza del Consiglio, ha deciso di provare e recuperare il maestoso monumento in un progetto di collaborazione tra pubblico e privato anche per la sua gestione