Montesano s.M., caso morte Dora Lagreca: a 4 anni dalla tragedia si cerca ancora la verità

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Sono trascorsi 4 anni dalla morte della giovane di Montesano Sulla Marcellana Dora Lagreca, precipitata dal quarto piano di una palazzina a Potenza, dove viveva con il fidanzato indagato per la morte della 30enne. 4 anni in cui la famiglia è alla disperata ricerca della verità sulla morte della ragazza che, inizialmente, aveva lasciato ipotizzare al suicidio. Ipotesi a cui la famiglia Lagreca si è sempre opposto accusando il fidanzato della giovane Antonio Capasso di istigazione al suicidio e dunque ritenendolo responsabile della morte di Dora. In questi 4 anni, nel corso delle udienze che si sono svolte presso il Tribunale di Potenza, la Procura della Repubblica ha chiesto ed ottenuto per ben due volte l’archiviazione del caso. Decisione a cui il legale della famiglia si è opposto riaprendo dunque il caso anche alla luce di nuovi elementi emersi. Nel corso dell’udienza che si è svolta nella giornata di ieri 8 ottobre, mentre la procura ha chiesto nuovamente l’archiviazione del caso ritenendo insufficienti gli elementi raccolti per tale ipotesi e considerando che non sussistono prove concrete per sostenere l’accusa di istigazione al suicidio nei confronti del giovane Antonio Capasso, i legali della famiglia di Dora Lagreca hanno invece risposto contestando la richiesta della Procura ed avanzando, piuttosto, la richiesta di cambio di imputazione da istigazione al suicidio a omicidio. Una richiesta che ha spinto il giudice a riservarsi del tempo per decidere ed, eventualmente, valutare anche ulteriori approfondimenti come già avvenuto nel precedente procedimento che aveva spinto il GIP a chiedere ulteriori indagini prima di esprimersi sul caso. Ancora una volta, dunque, la vicenda che ha portato alla morte della giovane di Montesano sulla Marcellana, resta ancora priva di una verità. Mentre la famiglia è certa del coinvolgimento nella morte della ragazza dell’ex fidanzato, Capasso sarà ancora chiamato a chiarire le sue responsabilità e a dimostrare eventualmente la sua innocenza

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