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C’è anche Montesano, unico comune al momento del Vallo di Diano ad aver aderito al documento presentato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani e promosso dal comune di Pollica in collaborazione con Legambiente e Slow Food Italia. Un patto per suggellare l’impegno che ogni comunità locale dovrebbe avere di tutelare il proprio territorio, di proteggerlo da attacchi che possono alterarne la bellezza, la sua unicità e, nel contempo, la salubrità dell’aria.
Secondo quanto emerso, il “Patto per la cura e la bellezza delle comunità” si pone come obiettivo quello di spingere, le comunità aderenti ad adottare misure tali da proteggere il territorio e l’ambiente circostante come ad esempi incentivare azioni di sostenibilità ambientale capaci di rendere le città anche più vivibili e pulite. Un messaggio chiaro che deve essere rivolto così anche ai cittadini chiamati ad impegnarsi per curare e proteggere la bellezza del proprio paese. Da qui l’adesione la patto del Comune di Montesano sulla Marcellana sottoscritto dal sindaco Giuseppe Rinaldi che spiega come, sottoscrivere l’impegno era un atto dovuto data l’inportanza che la comunità montesanese riserva alla tutela del prioprio territorio. “Preservare la Bellezza di un territorio – spiega infatti Rinadli – per noi montesanesi, significa innanzitutto difenderlo da ogni forma di “invasione barbarica”, di violenza ambientale, di deturpazione della nostra identità profonda.
Abbiamo maturato una grande capacità e un humus condiviso e fortemente radicato nel riconoscere che la nostra bellezza si chiama ambiente sano, acqua, terra, paesaggio, verde, aria pura, ma anche le guglie della nostra straordinaria Chiesa di Sant’Anna, la torre in Piazza Castello, il nostro centro storico, la foresta Cerreta, le sorgenti, i prodotti tipici e tanto altro ancora. Auspichiamo – continua ancora il primo cittadino – che dalla politica nazionale provengano strumenti, risorse ma soprattutto scelte chiare sulla difesa della bellezza del territorio perché, a noi purtroppo è accaduto, talvolta proprio contro quella politica ci siamo dovuti difendere per salvaguardare la nostra speciale e unica bellezza”.
Anna Maria CAVA
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