Montesano, festa patronale e chiesa chiusa: polemiche sul Parroco e su Gigione

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Certo non rappresenta un esempio di classe e signorilità Gigione, che spesso e volentieri è stato accusato di volgarità eccessive nei suoi spettacoli musicali, che però puntualmente attirano nelle piazze migliaia di persone. Proprio Gigione, domenica scorsa, ha concluso a Montesano sulla Marcellana la tradizionale giornata dedicata alla festa patronale in onore di San Nicola, in programma come ogni anno nell’ultima domenica di Luglio. Ed inevitabilmente la scelta del Comitato Festa montesanese di affidare allo sboccato cantante napoletano il concerto conclusivo della festa patronale in Piazza Filippo Gagliardi di Montesano, ha portato con sé strascichi e polemiche che, questa volta, hanno indirettamente coinvolto anche il parroco don Maurizio Esposito. Questi i fatti: dopo la processione e le celebrazioni svoltesi in mattinata, alcuni fedeli hanno segnalato nel pomeriggio di aver trovato, a sorpresa, chiuse le porta della chiesa madre. Impossibile quindi fare visita al Santo e venerarlo in chiesa, proprio nella giornata a lui dedicata, con i fedeli che di conseguenza non hanno preso bene l’inconveniente. Da qui sono partite le immancabili illazioni e voci popolari, che hanno collegato la chiusura pomeridiana della chiesa con la scelta del Comitato Festa Montesanese di ingaggiare Gigione per il concerto serale, scelta che –sempre secondo le voci popolari- non sarebbe stata condivisa dal parroco. Ovviamente della vicenda si discute animatamente anche sul Social Network Facebook, con un post che sta circolando in queste ore: “I fedeli giunti alla chiesa madre per venerare il santo, si trovano una porta chiusa in faccia –si legge- e ci chiediamo di chi sono le responsabilita’. Non sembra corretto “vietare il culto” a chi, magari dopo una giornata di lavoro, voleva far visita al santo patrono”. Insomma un vero e proprio caso a Montesano, sul quale lo stesso parroco don Maurizio Esposito –assente nella giornata incriminata da Montesano- getta acqua sul fuoco: “Dopo aver incaricato un altro sacerdote a presiedere i solenni festeggiamenti in onore di San Nicola –fa sapere Don Maurizio da Bologna- e non essendo presente in parrocchia per scelta pastorale, dopo che il popolo dei fedeli ha reso culto al santo con la messa e la processione mattutina, il parroco ha ritenuto opportuno chiudere la chiesa, visto che non c’è nessuno obbligo del diritto canonico ad imporre l’apertura della chiesa dopo le celebrazioni eucaristiche”. Insomma secondo Don Maurizio non essendoci nel pomeriggio altre celebrazioni eucaristiche, nulla di male a chiudere la chiesa madre, scelta che nulla avrebbe a che fare con la scelta del comitato feste di far esibire Gigione. Ma ovviamente la spiegazione di Don Maurizio non ha convinto tutti i fedeli della comunità Montesanese, anche perché le polemiche tra chiesa e comitati organizzatori sono praticamente la norma quando c’è di mezzo Gigione. Polemiche c’erano state anche a San Pietro al Tanagro, lo scorso 29 Giugno, quando proprio lo stesso Gigione era stato ingaggiato per concludere i solenni festeggiamenti in onore di S. Pietro Apostolo. In quella occasione si vocifera addirittura di fedeli indignati che avrebbero scritto una lettera di protesta al Vescovo. E dunque non meravigliare l’ipotesi di uno scontro tra il parroco ed il comitato festa di Montesano per la scelta di Gigione, anche se sembra difficile pensare che la chiusura della chiesa madre sia stata conseguenza di ciò. In ogni caso resta il fatto che nel Vallo di Diano è sempre più di moda mischiare sacro e profano.

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