Fortunatamente solo tanta paura ieri per tre ragazzi di Monte San Giacomo che per qualche ora sono rimasti disorientati sul Monte Cervati.
I tre in comitiva, come da tradizione, nella notte tra il 4 e il 5 agosto erano saliti a piedi in vetta per i festeggiamenti notturni che precedono la processione di ritorno a Sanza della Madonna della Neve. Dopo aver trascorso in cima al Monte la nottata e parte della giornata tra amici, nel far ritorno a casa, ripercorrendo il sentiero sul versante di Monte San Giacomo hanno perso l’orientamento nei pressi della Piana degli Zingari all’incrocio con il territorio di Piaggine.
Un punto del percorso non facile per chi non è un esperto conoscitore di quella montagna, come dimostra la maggior parte dei casi che ha visto escursionisti avventurosi e incoscienti, a volte anche con figli piccoli al seguito, smarrirsi in quella zona.
I tre ragazzi fortunatamente sono riusciti a comunicare via cellulare con i genitori riferendo la loro posizione, almeno fino a un certo punto perché poi si sono interrotti i contatti. Era necessario trovarli prima che facesse buio. Sarebbero state difficili le operazioni di ricerca soprattutto se si fossero ripresentate le condizioni della notte precedente caratterizzata da una fittissima nebbia. Intanto i tre amici avevano anche allertato, loro stessi, i Carabinieri ma genitori avevano già avvertito l’Amministrazione comunale e quindi era stata attivata la Protezione civile di Monte San Giacomo. I ragazzi non si erano spostati dall’ultima posizione comunicata il che ha reso facile raggiungerli per riportarli a casa.
Genitori e l’Amministrazione comunale, via social, hanno pubblicato messaggi di apprezzamento e ringraziamento per tutti coloro che hanno contribuito al lieto fine. “Grazie mille alla Protezione civile per aver ritrovato i ragazzi. È bastata qualche telefonata – scrive la vicesindaco Angela D’Alto – perché tutti si attivassero. Grazie anche a chi non è nella foto ma si è recato sul posto immediatamente: Antonio Fasanella, Michele Foglia, Riccardo D’Arco, Giuseppe Calabrese. Grazie mille a tutti”.
Rosa ROMANO