Monte San Giacomo, la Biblioteca comunale intitolata a Pietro Laveglia. La delibera della giunta comunale

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Rendere omaggio a personaggi del passato che si sono particolarmente distinti nell’ambito del proprio operato, è un impegno che si sta portando avanti in tutto il Vallo di Diano sia per mantenere viva la memoria di persone di grande cultura e sia per tramandare ai posteri anche l’importanza del territorio ed il valore delle persone che in esso sono nate. In questo percorso di valorizzazione della storia e delle persone, anche l’amministrazione comunale di Monte San Giacomo guidata dalla Sindaca Angela D’Alto, sta investendo con numerose iniziative, l’ultima delle quali, arrivata lo scorso 20 febbraio con la delibera di Giunta che vuole rendere omaggio al noto editore Pietro Laveglia, nato nel 1906 a Monte San Giacomo. Per ricordare la sua figura e il suo impegno a favore della cultura, l’amministrazione D’Alto ha deciso di intitolare la Biblioteca proprio a colui che ha fatto della lettura e dei libri la sua ragion d’essere ed il suo lavoro.

Non a caso Pietro Laveglia, oltre ad aver dato vita ad una casa editrice per la pubblicazione di libri, è anche stato il promotore del Centro Studi e Ricerche che, dopo la sua morte, fu intitolato allo stesso Pietro Laveglia. Nella delibera della giunta del comune di Monte San Giacomo, vengono anche spiegate le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione D’Alto a voler intitolare la biblioteca comunale, composta da numerosi volumi, alcuni dei quali anche di notevole pregio e di grande valore storico al concittadino scomparso nel 1985 a Salerno, dove si era trasferito. Pietro Laveglia, infatti, è stato un importante intellettuale del ‘900 valdianese e dotato di profonda cultura oltre che molto attento nel cercare di divulgare la lettura. Non a caso, nel 1970, all’età di 64 anni, decise di dare vita alla fondazione di una propria casa editrice che chiamò con il suo nome “Pietro Laveglia editore” e che consentì la pubblicazione di numerose opere in particolare di carattere storico. Il primo volume che fu stampato dalla casa editrice, fu infatti il libro “Scritti di Storia Meridionale” una raccolta postuma di tutti gli scritti di Leopoldo Cassese, archivista italiano considerato il precursore degli studi e delle ricerche sulle fonti e sulla storia del movimento di lotta contadina del Mezzogiorno d’Italia fra Ottocento e Novecento.

Inoltre la casa editrice Pietro Laveglia, oltre alla pubblicazione di numerosissimi altri volumi, diede vita anche ad una sua specifica collana editoriale denominata “Piccola Biblioteca Laveglia” con lo scopo di raccogliere lavori letterari di promettenti studiosi all’esordio della loro carriera scientifica, cercando quindi di puntare sulle giovani menti e di aiutarli a raggiungere il successo e ad emergere nel campo di cui erano appassionati. Una serie di ragioni ed una vita dedicata alla lettura e alla cultura che l’amministrazione D’Alto ha deciso di valorizzare attraverso l’intitolazione della Biblioteca Comunale, sita al secondo piano di Palazzo Marone proprio a Pietro Laveglia. Un ampio spazio dove sono presenti diverse aree studio per la consultazione dei ricchi ed importanti volumi in essa custoditi e che è anche sede di accoglienza per gli studenti dove possono trovare volumi importanti per i loro studi oltre che la tranquillità per la consultazione dei libri.

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