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Domenica 27 novembre scorso a Monte San Giacomo, presso Palazzo Marone, si è tenuta una manifestazione sul Referendum organizzata dall’ANPI e dal Comitato locale per il NO. Secondo quanto scrivono in un comunicato stampa Salvatore Gasparro e Roberto De Luca, presenti all’incontro, verso la fine del dibattito, che fino a quel momento si era svolto nella massima tranquillità, vi è stato un alterco tra un cittadino sangiacomese e il custode della sala. La lite è nata dal fatto che ad alcuni presenti non è risultato gradito che il custode stesse scattando delle foto ai partecipanti alla manifestazione in quanto secondo loro non lo stava facendo per una sua iniziativa personale ma, dopo aver ricevuto una telefonata e quindi su richiesta di un membro dell’Amministrazione. La situazione in realtà è subito rientrata ma ha avuto, a quanto pare, degli strascichi. Il Sindaco e l’Amministrazione comunale infatti sembra abbiano stampato un manifesto dal titolo “Diciamo si al senso civico” per raccontare la loro versione dei fatti che in realtà partono dai giorni precedenti al convegno, per il quale in un primo momento il Comune aveva negato la concessione della sala. Gasparro e De Luca, menzionati esplicitamente nel manifesto, ci tengono a precisare che sono dispiaciuti per quanto accaduto, si legge nel loro comunicato, per tre motivi: “Il primo e principale, scrivono, è che non vorremmo far passare l’idea di ingratitudine, soprattutto nei confronti di un onesto lavoratore che ha provveduto a far trovare agli ospiti del convegno una sala accogliente. Il secondo è che non vorremmo che si utilizzasse questo pretesto per negare il godimento dei locali del pregevole Palazzo Marone a chi ne volesse fare richiesta per eventuali future manifestazioni socio-politiche. Il terzo motivo è che l’amministrazione comunale probabilmente manterrà affisso, anche nei giorni della consultazione referendaria, un manifesto dal titolo “Diciamo SI al senso civico” nel quale il SI ha un formato esorbitante rispetto alla restante parte del testo. Anche noi – continuano – siamo per il senso civico e per l’agire civile, come è testimoniato dalla nostra storia personale. Tuttavia, quell’enorme SI sul manifesto potrebbe essere confuso, in questo periodo di chiamata alle urne, come volontà di ribadire l’adesione, tra l’altro già esplicitamente espressa, da parte dell’amministrazione comunale, alla riforma dell’attuale governo Renzi”.