{vimeo}194655914{/vimeo} {vimeo}194697881{/vimeo} Interviste Integrali
Ancora un tema di grande importanza quello trattato ieri sera in occasione dell’incontro promosso dal centro studi Palazzo Marone con il contributo della Banca Monte Pruno e il patrocinio del Comune di Monte San Giacomo, e dedicato ancora una volta ai temi dell’economia e dello sviluppo rapportati non soltanto al territorio del Vallo di Diano ma di tutto il mezzogiorno d’Italia dal titolo “Dopo la crisi L’economia meridionale locale nel mercato globale”. Ieri sera ancora una volta, il tavolo di discussione ha visto insieme illustri relatori che hanno, con parole semplici, esposto in maniera chiara la situazione dell’economia e della cultura nel mezzogiorno. Elementi positivi e di grande speranza sono emersi dalle parole degli intervenuti, partendo dal Magnifico Rettore dell’Università di Salerno Aurelio Tommasetti che ha parlato dell’importante valore che sta acquisendo nel panorama dell’istruzione universitaria l’ateneo salernitano. Un crescita notevole degli iscritti che quest’anno ha fatto registrare un + 8% superando anche il dato dello scorso anno. Una grande soddisfazione, come ha voluto sottolineare nel suo intervento il rettore dell’Università anche perché è un dato che dimostra come cresce la fiducia sul territorio nelle proprie possibilità e come sia segno anche inequivocabile che finalmente, questa parte del territorio punta ad investire le proprie risorse culturali sulla propria area di riferimento e di appartenenza. Ciò che ha riferito il magnifico Rettore dell’Unisa Tommasetti, è stato condiviso anche da un altro illustre relatore presente ala tavolo dell’incontro di ieri sera presso Palazzo Marone. Il Dott. Giuseppe Provenzano vice direttore dell’Agenzia SVIMEZ, nella sua dettagliata relazione ha riportato alcuni dati emersi nell’ultimo rapporto presentato al parlamento nello scorso mese di ottobre con la proiezione dei dati relativi all’anno 2015 e un’anticipazione dell’anno 2016. Dati che hanno messo in evidenza come il Sud non sia quel territorio dalle mani bucate come viene descritto ma che piuttosto, se un governo decide di effettuare investimenti serie e mirati, il mezzogiorno d’Italia detiene professionalità e orgoglio in grado di sfruttare anche meglio del resto d’Italia le risorse. Per Provenzano, quindi, lo Stato, per far ripartire il sud e quindi tutta l’Italia e come spiegato anche in occasione della presentazione del rapporto SVIMEZ anche a Bruxelles dallo stesso Provenzano, è necessario investire in infrastrutture nel mezzogiorno per mettere in condizione il meridione. Un intervento, quello del Vice Direttore dell’Agenzia SVIMEZ, che ha particolarmente colpito il pubblico in sala mostratosi interessato alle sue parole anche per i concetti semplici utilizzati nell’esposizione dei dati. A relazionare ieri sera al tavolo di discussione coordinato dal vice sindaco Angela D’Alto, dopo i saluti del sindaco di Monte San Giacomo Raffaele Accetta e del direttore del Centro Studi Carmine Pinto , anche il direttore dgenerale della Banca Monte Purno Michele Albanese, Veronica Caporrino docente di diritto del commercio internazionale all’Università del Sannio, Antonluca Cuoco de Il Denaro, e Marco Santillo dell’Università di Salerno