Oltre 47 mila euro da destinare per l’adeguamento del mattatoio comunale di Monte San Giacomo. I fondi messi a disposizione dal Governo per le annualità 2021-2023 in aiuto ai comuni delle aree interne e per prevenire lo spopolamento, saranno quindi utilizzati nel comune di Monte San Giacomo per la riqualificazione dell’edificio al servizio di attività commerciali.
Una scelta che però suscita non poche polemiche da parte in particolare dell’opposizione del gruppo guidato da Raffaele Accetta che, oltre a stigmatizzare il ritardo con il quale è stata decisa la destinazione dei fondi, accusano l’amministrazione D’Alto anche di scarsa attenzione verso le imprese.
“Siamo tutti coscienti – scrivono dal gruppo Monte San Giacomo nel Cuore – del momento storico difficile, tranne loro. Le aziende lottano per la sopravvivenza e la situazione diventa ancora più difficile nei piccoli borghi come il nostro, dove lo spopolamento è una realtà. Ogni euro incassato o investito può fare la differenza tra la sopravvivenza e la morte commerciale. Ogni forma di incentivo e di supporto è un segnale che invita ad iniziare o continuare. 𝐋’𝐀𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐃’𝐀𝐥𝐭𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐛𝐫𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐧𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞, forse perché tra loro c’è totale mancanza di esperienze imprenditoriali? O è applicabile il concetto che chi è sazio non crede a chi è digiuno?”. Critiche anche sulla decisione di convertire la struttura dell’ex macello in luogo da destinare alle attività commerciali. Per il gruppo di opposizione la struttura andava ripresa e ripristinata al servizio della comunità per un servizio in grado anche di creare sviluppo economico dato che, i mattatoi presenti nel Vallo di Diano sono tutti privati.
“𝐒𝐞 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨𝐧𝐨 𝐫𝐢𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐦𝐚𝐭𝐭𝐚𝐭𝐨𝐢𝐨 – scrivono – 𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐞 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐫𝐜𝐢 𝐨𝐫𝐚 𝐢 𝟒𝟕.𝟏𝟐𝟔,𝟖𝟕 𝐞𝐮𝐫𝐨? Non si poteva lavorare su un unico progetto per poterlo riportare al suo scopo originario e intanto usare i soldi per i comuni marginali a favore delle attività? Speriamo non sia un abbaglio dovuto a promesse elettorali a beneficio del singolo e a discapito della collettività. Siamo vicini a chi fa impresa o a quanti aspirino a farla. È il momento di stringere i denti, di guardare avanti anche senza certezze, di continuare a tenere in vita le proprie attività anche per dare un segnale di fiducia”.