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Domenica 29 ottobre un altro imperdibile appuntamento con “Grotta, Briganti e Cacio”. “La pera lardara – show cooking”, una giornata intera dedicata al frutto autoctono autunnale che come pochi altri caratterizza la tradizione esclusivamente sangiacomese. La pera giallo oro che a maturazione avvenuta si presenta di colore marrone scuro è un frutto che cresce spontaneo e le condizioni pedoclimatiche rendono i terreni montani di Monte San Giacomo l’unico habitat in cui l’albero porta a maturazione i propri frutti. Tradizione vuole che nel periodo settembre – ottobre si raccolgano manualmente, vanno poi distesi su spianate e tenuti in soffitta, quando risultano morbidi al tatto vengono riposti in contenitori ricolmi di acqua. È possibile conservarli così per lunghissimi periodi. Domenica, dopo il raduno alle ore 10 in Piazza Sandro Pertini, ci sarà un’escursione tra i faggi e i peri selvatici di località Vallicelli. Alle ore 11:30 il seminario scientifico – culturale presso la Casa del Peraino in cui interverranno il Sindaco Raffaele Accetta, Vito Trotta, Responsabile dei presidi slow food Campania che relazionerà sugli aspetti culturali e etici del recupero di varietà antiche, e Paolo Casoria, dell’Università Parthenope di Napoli, che invece parlerà della Pera Lardara tra tradizione e scienza. A partire dalla 12:30 invece saranno gli chef Giovanna Voria e Luciano Petrizzo a cimentarsi nello show cooking che ruoterà interamente intorno alla pera lardara, tra tradizione e innovazione. Le ricette innovative saranno mostrate domenica, per tradizione invece il frutto si presta ad una delle pochissime ricette agrodolci della Campania: accompagnato da alici salate, olive nere o verdi e peperoni arrostisti filettati, condito il tutto con aglio, sale ed olio, è utilizzato quando ad esempio la religione richiede l’astensione dal consumo di carne. È una buona fonte di vitamina B, dotato di un indice di sazietà molto elevato e ricco di fibre.
Rosa Romano