Monovra finanziaria, Gentile della BCC di Buonabitacolo: “Manca un tassello”

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I mesi autunnali sono quelli che la politica dedica alla legge di Bilancio. Dopo al presentazione e gli annuncia da parte del Premier Renzi e del Ministro Padoan delle manovra finanziaria prevista dalla legge, si è passati alla fase successiva con l’attesa risposta al Governo italiano dell’Unione Europea. Una risposta che è giunta nei giorni scorsi e che, come previsto, ha richiesto alcuni chiarimenti a cui rispondere entro due giorni, quindi entro oggi. Un tempo decisamente ridotto rispetto ai tempi invece riconosciuti ad altri Pesi europei, probabilmente perché l’Italia è considerato un Pese con maggiori problemi. In ogni caso dal Governo e dal Ministero del tesoro sono arrivati annunci secondo cui non is prevedono cambiamenti nella manovra. Una manovra che, come afferma il presidente della BCC di Buonabitacolo l’Avv. Pasquale Gentile, può essere considerata positiva anche se carente di un tassello fondamentale. In un’intervista rilasciata al quotidiano on line quasimezzogiorno.it, l’avv. Gentile analizza la manovra di bilancio appena approvata dal Governo sottolineando come vi sia però bisogno di agire al più presto sulla pressione fiscale che in Italia è ora insostenibile. “Si fa fatica sinceramente – spiega il presidente della BCC di Buonabitacolo – a comprendere come il Governo non si renda conto di come la stagnazione economica sia frutto, tra le altre cose di un sistema fiscale insostenibile L’economia reale, – ha affermato Gentile – quella dei risparmiatori, e delle piccole imprese che ogni giorno combattono con la crisi e con la mancanza di liquidità ora più che mai hanno bisogno che si allenti la morsa del fisco, una pressione che mette in crisi il sistema economico e rende la sopravvivenza delle stesse aziende impossibile. Negli ultimi due anni, – continua – nonostante alcuni deboli tentativi, che sinceramente paragonabili a fumo negli occhi, la pressione fiscale sul reddito delle piccole imprese rimane a livelli record rispetto al resto dei Paesi UE. Secondo dati recenti, la pressione fiscale e contributiva complessiva – il cosiddetto total tax rate – nel 2016 è del 61%. Così non può continuare; – aggiunge Pasquale Gentile – non si sbloccherà mai il sistema produttivo italiano, soprattutto nei piccoli centri dove il tenore economico è decisamente basso. Inutile persino fare paragoni ad esempio con la Germania, decisamente il nostro principale concorrente nella manifattura sui mercati mondiali. Tra il nostro Paese e la Germania ad oggi esiste un divario di 20 punti percentuali. Basta questo per rendersi conto di come le cose non possono continuare così. Il mio giudizio – conclude il presidente della BCC di Buonabitacolo – complessivamente positivo per la manovra di bilancio; ma per il 2017 ci aspettiamo necessarie iniziative che ci facciano riemergere dalla crisi prima che sia troppo tardi”

 

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