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La nuova era del Credito Cooperativo che vedrà Cassa Centrale Banca gruppo bancario è iniziata e al timone ci sarà Giorgio Fracalossi come presidente e Mario Sartori amministratore delegato. Lo ha deciso l’assemblea dei soci che si è riunita lunedì scorso 14 gennaio a Milano per l’elezione del Consiglio di Amministrazione. Presente all’importante appuntamento anche la Banca Monte Pruno con il direttore generale Michele Albanese e il vice presidente Antonio Ciniello.
Un’assemblea che, oltre alla nomina dei componenti del consiglio, è stata utile anche a ribadire la linea operativa su cui si muoverà il gruppo Cassa Centrale Banca, e che è stata anche ragione che ha spinto verso la costituzione del gruppo: centralità ai territori. Negli interventi a margine, sia il ÂÂ presidente Fracalossi che il direttore Sartori hanno ribadito il valore fondamentale dei territori e l’importanza di essere banche locali al servizio delle comunità e delle famiglie. Parole che sono state accolte con favore dal direttore generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese, anche se restano i timori per il cambiamento epocale che ci si accinge ad affrontare.
“Si apre una fase nuova, – spiega il direttore generale Michele Albanese – di grande cambiamento per l’intero movimento del credito cooperativo.Inutile nascondere le nostre preoccupazioni che risentono, per forza di cose, di un modello nuovo, che andrà ad impattare sull’intera azione delle BCC e, di conseguenza, sui territori.ÂÂ La riforma che ci è stata calata dall’alto, senza alcun coinvolgimento, è un messaggio chiaro verso il nostro mondo che aveva necessità di alcuni miglioramenti, non di stravolgimenti.ÂÂ Ora siamo nel vero avvio della nuova fase e già ci troviamo di fronte un mondo diverso, con regole nuove, e più difficili da trasferire materialmente sui nostri territori, che risentono e risentiranno di una normativa di carattere europeo che preoccupa tutti.ÂÂ Dobbiamo guardare al futuro con la giusta positività – aggiunge Albanese – ma con la consapevolezza che ci sono tante novità da affrontare e su cui dobbiamo confrontarci, perché se da un lato avremo Banche più solide, dall’altro l’economia locale risentirà diÂÂ modifiche anche rilevanti sull’erogazione di credito, dovendo, sottostare a regolamentazioni di diverso rango che limiteranno l’operatività attuale.ÂÂ Dall’inizio del 2019, purtroppo, si sono materializzati, nel concreto, i pensieri che avevo esternato ben 3 anni fa. Siamo però decisi – chiarisce in conclusione il direttore della Banca Monte Pruno – nel proseguire il nostro percorso, facendo forza sui nostri valori e su quello che siamo riusciti a costruire nella nostra storia, mettendoÂÂ sempre al centro persone e territorio”.ÂÂ
Anna Maria CAVA