Migranti. Ieri 22esimo sbarco. 26 bare, il Vallo di Diano accoglie alcune vittime per la sepolutra

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Sbarco di migranti ieri al molo 3 gennaio del Porto di Salerno. Un nuovo sbarco che, oltre a tante vite sfinite per la terribile traversata ha portato anche tanto dolore per chi era presente all’arrivo della Nave Cantabria che ha lasciato a Salerno 375 migranti di cui 56 minori non accompagnati e 9 donne incinta e ben 26 bare che custodivano i corpi di altrettante donne per lo più di giovani ragazze adolescenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni. Donne che, ad un primo esame esterno, mostravano segni di percosse e violenze mettendo in serio dubbio l’ipotesi iniziale di morte per annegamento. La solidarietà in questo terribile momento non è mancata dalle comunità salernitane con diversi comuni che hanno individuato prontamente dei loculi dove poter seppellire le giovani donne sbarcate purtroppo senza vita al porto di Salerno. Il Vallo di Diano si è da subito attivato con diversi comuni che hanno contattato il Prefetto di Salerno Salvatore Malfi per annunciare la loro disponibilità ad accogliere le salme. Tra questi Sala Consilina, Sanza, Sassano, Polla, Atena Lucana, Montesano sulla Marcellana. Al molo 3 gennaio era presente anche il Vescovo della Diocesi di Teggiano Policastro Mons. Antonio De Luca che ha attaccato anche l’Europa che dimostra di essere poco attenta alla problematica con il rischio che, anziché aiutare queste persone, favorisce la tratta degli esseri umani. Una vicenda quindi, quella delle 26 donne morte, quasi tutte nigeriane e molte delle quali minorenni per le quali si cerca di capire se abbiano effettivamente subito violenza come si suppone, che porta necessariamente ad interrogarsi su quanto sta accadendo. Intanto parte anche la gara di solidarietà per non lasciare le vittime di questa tragedia sole. Da Sala Consilina, Carlo Maucioni, annunciando l’arrivo di due delle 26 salme presso il cimitero, chiede anche di mostrare ognuno la propria umanità invitando la comunità a portare fiori sulle tombe delle due vittime della migrazione

 

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