La stagione balneare del Cilento è stata caratterizzata da una serie di polemiche che hanno in particolare interessato lo stato delle acque del mare. Non sono infatti mancate, nel corso delle settimane estive, denunce su mare sporco e notizie di nuovi controlli dell’ARPAC al fine di valutare lo stato delle acque e della loro balneabilità.
A voler fare chiarezza ora sulla questione è stato il presidente di Consac Gestione Gennaro Maione che, dati alla mano, in una nota ha voluto sottolineare come, in questa stagione estiva, cittadini e turisti che hanno scelto il mare del Cilento per le loro vacanze, non hanno mai corso alcun pericolo, a dispetto, evidenzia Maione, di quanto invece denunciato da alcuni bagnati ed anche, in taluni casi, da alcuni amministratori. “L’acqua del mare del Cilento è pulita. Partiamo da questo dato per dare il via a un ragionamento serio, basato su dati scientifici, numeri precisi e certi. Che io mi sono limitato a leggere come un comune cittadino”.
Apre così la lunga nota che il presidente di Consac ha deciso di divulgare al fine di fare chiarezza sulle condizione del mare. Una nota che dunque arriva dopo aver acquisito dati certi e scinetifici che dimostrano la qualità delle acque. Il presidente del Consac nel ricordare i notevoli passi in avanti fatti per far crescere il territorio dal punto di vista turistico e far conoscere dunque il brand Cilento, ha anche però sottolineato come molto altro si può fare. A seguire, nella nota si è soffermato proprio sul tema qualità del mare e sulle denunce arrivate da bagnanti, turisti e amministratori.
“Come Consac – scrive Maione – ci siamo attivati immediatamente e, attraverso innumerevoli rilevamenti, fatti in più punti e a distanza di tempo uno dall’altro, sia ad opera di ARPA Campania, che di laboratori accreditati, è stata riscontrata l’assoluta bontà e la sicurezza del mare. Si è parlato di schiuma galleggiante e di uno strano colorito tra il giallo e il verde in alcuni punti della nostra costa. E qualcuno ha pensato (in buona fede?) immediatamente ad un fenomeno di inquinamento ma l’Arpac ha fornito, invece, dati inconfutabili che confermano l’eccellenza delle nostre acque, da Castellabate a Sapri. La schiuma – continua – è solo un fenomeno naturale in quanto è un muco derivante dalla combinazione di zuccheri e microalghe. Negli scorsi anni questi episodi erano tipici in altre parti d’Italia, ma ultimamente si verificano, sempre nella stagione calda, anche nel mar Tirreno”.
Per ciò che riguarda lo strano colore delle acque, spiega che il fenomeno è causato dalle alte temperature che provocano il proliferare di alghe unicellulari provocando la strana colorazione.”Certo bisognerà rafforzare la depurazione nei punti dove oggi fa un po’ di fatica, estendere la linea fognaria, ma siamo fiduciosi sulla validità delle progettualità messe in campo”.