L’Unione Studenti Vallo di Diano chiede una Carta dei diritti

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Una carta dei diritti per garantire agli studenti e alle studentesse che vengano rispettate le proprie necessità anche in didattica a distanza. L’unione degli studenti del Vallo di Diano ne chiede l’approvazione a livello nazionale da parte del ministero e a livello locale da parte degli uffici scolastici regionali, dirigenze e consigli d’istituto, perché – affermano con forza – anche in dad pretendiamo il rispetto dei nostri diritti.

Gli studenti valdianesi chiedono che al rientro in aula vengano garantiti la sicurezza strutturale di tutti gli edifici scolastici e un finanziamento complessivo per la risoluzione dei problemi legati all’istruzione e alla sua accessibilità da parte di tutti. 8 i punti affrontati dalla Carta proposta: dal diritto allo studio, all’alternanza, passando per l’organizzazione della didattica, il tema degli studenti lavoratori, la partecipazione studentesca, fino alla valutazione, salute e benessere. Affermando di voler assumere un ruolo centrale nelle scuole, facendo sentire la propria voce, gli studenti valdianesi ricordano che molte sono state le battaglie a cui hanno preso parte, dando vita sul Vallo di Diano ad una forte e importante rete di comunicazione e scambio di idee.

“Sono ormai mesi che gli studenti e le studentesse italiane stanno affrontando il loro percorso scolastico a distanza. La DAD – affermano – ci ha permesso di continuare ad accedere all’istruzione nonostante l’epidemia, ma sono numerosi i problemi che i soggetti in formazione del Vallo di Diano hanno affrontato e stanno affrontando. La DAD – continuano – ha messo in evidenza anche grandi differenze sociali che per molto tempo hanno impedito ai ragazzi e alle ragazze di accedere tranquillamente alla didattica a distanza. Problema a cui molte scuole del Vallo hanno sopperito garantendo devices e connessione per non far rimanere indietro nessuno. Il nostro obiettivo – concludono – si focalizza sempre sulla priorità alla scuola e sul diritto allo studio”.

Antonella D’ALTO

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