Liceo Pisacane di Padula: l’anno da studente-atleta del campione di nuoto Giorgio Mango

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Si aggiudica il terzo posto nei 200 rana e il sesto nei 100 rana ai Campionati Italiani di Categoria svoltisi a luglio. Straordinari traguardi per il giovane campione del nuoto Giorgio Mango, alunno della 5A del liceo scientifico Pisacane di Padula, che racconta il suo anno da studente-atleta. A dargli voce è proprio l’istituto Pisacane che, attraverso la sua pagina facebook, esprime tutto il suo orgoglio per i risultati ottenuti da Mango.

“Un grande respiro, salgo sul podio, prendo la medaglia e torno dal mio allenatore. La medaglia dei Campionati Italiani, 200 rana”. Così Giorgio Mango racconta il momento di grande gioia in cui ha realizzato di aver conquistato l’ambito traguardo. “Avevo iniziato la stagione con un mese di ritardo a causa del covid – spiega Giorgio – e avevo lavorato duro per ottenere il tempo-limite per i campionati italiani in vasca corta di aprile a Riccione. Da ottobre sono entrato  in acqua ogni giorno con lo stesso entusiasmo, non mi sono mai fermato, non potevo concedermi pause, nemmeno un giorno. Arrivato ai Campionati Italiani di aprile ero in forma, il mio tempo di qualifica sui 200 rana era il quinto su trenta. Mi sono classificato ottavo, ma non ho raggiunto l’obiettivo che mi ero prefissato: la qualificazione ai Campionati Assoluti, lì dove gareggiano i grandi, i big del nuoto italiano”.

Giorgio Mango racconta, dunque, di essere tornato in acqua e di essersi allenato di più, arrivando all’ultima gara prima dei Campionati Assoluti di Ostia a luglio, l’ultima occasione della stagione per partecipare a quei Campionati Assoluti. “Ho migliorato sensibilmente il tempo di aprile, 2 secondi, ma erano necessari ulteriori quattro decimi. Ho continuato ad allenarmi vedendo scorrere un altro campionato assoluto davanti ai miei occhi”.

Poi il risultato per il quale Giorgio Mango ha tanto lavorato: “Nel riporre la medaglia, la osservo, non è poi così grande – dice – . Ora che la stringo per la prima volta nelle mie mani, capisco che quello non è il mio traguardo, ma solo un nuovo inizio. Nella mia mente si fissano già obiettivi più alti che non mi fanno accontentare del risultato che fino a qualche anno fa non pensavo avrei potuto mai realizzare”.

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