L’Alta velocità nel Vallo di Diano, potrebbe non essere utopia

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Il Vallo di Diano individuato come area strategica per velocizzare i tempi di percorrenza ferroviaria da Roma a Reggio Calabria, tanto che Rete Ferrovie Italiane ha deciso di puntare sulla realizzazione di una tratta ex novo, ritenendolo anche strategico per il potenziamento anche di altri collegamenti. Lo scorso 3 febbraio, si è tenuta l’audizione dei vertici e dei commissari di Rete Ferrovie Italiane per la presentazione alle commissioni riunite di Ambiente e Trasporti, per presentare i progetti predisposti per la programmazione per un miglioramento infrastrutturale del territorio italiano.

Si tratta di una ipotesi ma che, potrebbe davvero vedere la luce date anche le motivazioni addotte dalla nuova Amministratrice Delegata e Direttrice Generale di RFI Vera Fiorani che è anche il commissario per la realizzazione dell’opera sul tratto Salerno- Reggio Calabria. Nel corso dell’audizione il progetto è stato tra i primi ad essere illustrato dalla Direttrice Generale FIorani che ne ha anche esaltato le funzioni e l’importanza.

Entro fine febbraio dovrebbe essere pronto lo studio Tecnico-Economico del progetto che dovrebbe definire il costo dell’opera che, pare dovrebbe aggirarsi intorno ai 9 miliardi e 800 milioni ed anche al definizione di come proseguire nel progetto di realizzazione e nella programmazione degli interventi. Secondo quanto spiegato dalla Dott.ssa Fiorani, il progetto, la cui definizione è prevista per fine anno, dovrebbe essere suddiviso in tre lotti: Salerno-Battipaglia, Battipaglia-Praia che attraversa il Vallo di Diano ed infine la Nuova Galleria Santomarco. Di particolare interesse proprio il tratto centrale, che riguarda anche il Vallo di Diano, individuato come strategico in quanto, sul tratto di strada ferrata, vengono anche previsto collegamenti con altri progetti inseriti nella stessa programmazione presentata nella seduta in commissioni riunite dello scorso mercoledì 3 febbraio e che dovrebbe collegare Battipaglia a Potenza e a Taranto.

Secondo quanto spiegato dall’amministratrice delegata di RFI, l’opera, che dovrebbe essere conclusa entro il 2026, data entro cui tutti gli interventi devono essere chiusi, come da previsione della programmazione nazionale per le infrastrutture, è fondamentale per ridurre la distanza temporale tra Roma e Reggio Calabria che potrebbe essere eprcorsa in 4 ore e 15 minuti, riducendo di quasi un’ora nel caso in cui vengano eliminate le fermate. È chiaro che si è solo alla fase di progettazione e di idea ma, la certezza che sia proprio RFI a voler puntare sull’attraversamento del Vallo di Diano dalla tratta ferrata ritenendola strategica e determinante per ridurre il gap infrastrutturale del mezzogiorno e i tempi di percorrenza per attraversare l’Italia da Nord a Sud, trasmette un pizzico di fiducia.

Anna Maria CAVA

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