Lagonegro. Morte Carlo Vitolo. Dopo l’udienza preliminare solo il dott. Mazza rinviato a giudizio

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Deceduto per intossicazione da farmaci nel marzo del 2016, Carlo Vitolo 40enne ex giocatore di basket muore nel reparto di psichiatria dell’ex ospedale di Sant’Arsenio, dove viene rinvenuto già privo di vita da alcuni medici e infermieri in quel momento in servizio. Parte così un’indagine che ieri ha portato all’emissione di una prima decisione del giudice nell’udienza preliminare che ha stabilito il rinvio a giudizio per Americo Mazza medico del reparto di psichiatria dell’Ospedale di Vallo della Lucania peraltro già condannato per il caso Mastrogiovanni. Dei 16 indagati nella richiesta di rinvio a giudizio, per sei di loro è stato stabilito dal giudice il Non Luogo a Procedere in merito al reato ascritto in merito al decesso di Carlo Vitolo. I sei indagati che ieri hanno visto la conclusione della vicenda sono Morello Anna che per la sua difesa si è affidata all’avvocato Michele Di Iesu e  all’Avvocato Marianna Morello, Garibaldi Menotti difeso dall’avvocato Antonio De Paola, Magione Maria difesa dall’Avvocato Eugenio Calndriello, Dessi Mansueto con l’avv. Carmela Cpozzolo, Barone Rocco difeso dagli avvocati Agostino De Caro e Giovanna Coppola e Basso Raffaele che si è affidato all’avvocato Domenicantonio D’Alessandro. Per gli altri 9 indagati difesi dall’Avvocato Renivaldo Lagreca, si è consumato ieri il rito abbreviato che ha portato alla condanna a 6 mesi per due infermieri accusati della morte di Vitolo mentre sono stati assolti gli altri 7. Sarà quindi solo Americo Mazza a dover affrontare il processo per la morte del 40enne di Agropoli che era ricoverato rpesso il reparto di psichiatria a Sant’Arsenio per un trattamento sanitario volontario. L’uomo, da tutti ritenuto persona tranquilla e socievole, è stato rinvenuto morto nel suo letto nel marzo del 2016 e, a seguito di autopsia, era stato accertato che il decesso era stato provocato da una intossicazione di farmaci per un eccesso di somministrazione di 20 volte superiore all’uso consentito per il Talofen e 4 volte superiore al range massimo per il Serenase. Entro 90 giorni il giudice Rosamaria De Lellis provvederà al deposito delle motivazione della sentenza

Anna Maria Cava

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