Il tribunale di Lagonegro sotto la lente dii ingrandimento del programma di Antonio Ricci Striscia la Notizia. Luca Abete è stato nelle scorse settimane ha raggiunto il presidio di giustizia che nel 2013 ha accorpato anche il tribunale di Sala Consilina per far emergere una situazione che ha dell’incredibile, soprattutto se si pensa che, tale vicenda, si verifica all’interno di un presidio chiamato a giudicare il rispetto delle leggi.
Avvalendosi di una complice è stato individuato all’intero del Tribunale uno spazio dedicato alla rivendita di cancelleria che, però, secondo quanto emerso e documentato dalle telecamere mediaset, pare non rilasci alcuna ricevuta di vendita o, comunque uno scontrino fiscale, non essendovi un registratore di cassa. La complice di Luca Abete, nel servizio andato in onda nei giorni scorsi, si è recata presso il banchetto per effettuare delle fotocopie. Successivamente, resasi conto che era presente anche della cancelleria come penne, buste traforate, evidenziatori, agende, cartelline, come spiegato dall’addetto, ha deciso di acquistare parte del materiale in vendita. Un acquisto regolarmente effettuato per un costo totale di circa 6 euro senza però che venisse rilasciato scontrino fiscale.
A quel punto è entrato Luca Abete che ha chiesto all’addetto di mostrare il registratore di cassa. Domanda a cui risponde dichiarando che si sta provvedendo. La complice del giornalista di striscia ha portato a far emergere che, la rivendita di cancelleria all’interno del tribunale di Lagonegro, sia presente da oltre 10 anni. Ha fatto scalpore la vicenda che vede interessato il tribunale che, poco più di 10 anni fa, ha accolto il ben più grande tribunale di Sala Consilina. Una vicenda a cui sia il presidente del Tribunale che il Presidente dell’Ordine non hanno saputo dare risposta tra rimpalli di responsabilità.