Una giornata altamente formativa quella di giovedì scorso presso il Tribunale di Lagonegro dove, grazie all’ordine degli Avvocati, presieduto da Vincenzo Bonafine, è stato possibile ascoltare la testimonianza dell’ex giudice del Consiglio di Stato Francesco Bellomo, autore anche del libro “Il Complotto” in cui racconta la vicenda che lo ha visto protagonista in negativo a causa di un’inchiesta giudiziaria che si è conclusa con l’assoluzione perché il fatto non sussiste, lo scorso gennaio. Giovedì scorso 26 giugno, presso l’aula A del Tribunale di Lagonegro, l’ordine degli avvocati ha proposto un nuovo appuntamento formativo contando ancora una volta, sulle esperienze personali degli ospiti, come già fatto in altre occasioni. Per l’appuntamento di giovedì scorso, i componenti dell’Ordine, hanno accolto presso il foro di giustizia di Lagonegro, il Dott. Francesco Bellomo, direttore della Scuola di Scienza e Diritto, già Consigliere di Stato e autore del libro “Il Complotto” in cui ha ripercorso la vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto con l’accusa di violenza privata e presunte estorsioni a danno di una studentessa della scuola di cui è direttore scientifico e che frequentava i corsi di preparazione al concorso per l’ingresso in magistratura. La vicenda, iniziata nel 2019 con l’arresto del giudice, si è conclusa con la piena assoluzione e, il Dott. Bellomo, ha ripercorso tutto la vicenda nel suo libro in cui, ricostruisce tutta la storia attraverso prove oggettive e ragionamenti particolarmente raffinati. Con la sua Lectio Magistralis, l’ex magistrato che, nonostante l’assoluzione in diversi gradi di giudizio al momento risulta ancora sospeso dalla magistratura, ha raccontato dunque la sua vicenda cercando anche di trasferire alla platea i suoi sentimenti e lo stato emotivo in cui ha vissuto per tutta la durata dei processi e che ancora vive vista la mancata reintegrazione nel suo ruolo di Magistrato. Il Dott. Bellomo, tra i giudici più titolati d’Italia, ha dunque avuto modo di raccontare presso il Tribunale di Lagonegro, i dettagli della vicenda che, improvvisamente lo hanno visto, nel 2019 essere sottoposto a procedimento disciplinare da una commissione guidata dal due volte Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Una vicenda che ha anche creato un grande clamore mediatico a seguito del trasferimento degli atti segreti alla stampa da parti di mano ignote. Tutto è stato raccontato direttamente dall’ex magistrato sospeso nonostante non vi siano condanne a suo carico, nel corso dell’incontro che si è svolto giovedì scorso a Lagonegro e che si è aperto con i saluti del presidente dell’Ordine degli Avvocati Vincenzo Bonafine che ha introdotto l’iniziativa dal tema “Distorsioni del giudizio normativo e tecniche di difesa”