Lagonegro, a Lorenzo Peluso il Premio Nazionale “Giuseppe De Lorenzo”

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“Emozioni, riflessioni. Musica e vibrazioni. Un viaggio profondo nella speranza di ‘poter cambiare il mondo’, la sesta edizione del ‘Premio nazionale letterario Giuseppe De Lorenzo’. Un orgoglio per tutta la Basilicata, il Premio Nazionale che ha l’obiettivo di far riscoprire e diffondere la personalità e l’opera del geologo-orientalista lucano, uomo di profonda cultura, Giuseppe De Lorenzo”. Così il giornalista Lorenzo Peluso descrive la serata di sabato scorso, 12 ottobre, quando a Lagonegro, a Palazzo di Città, per la sua ultima opera “Euthymia, viaggio nei segni per fermare il tempo”, ha ricevuto il Primo Premio per la Categoria Opere Edite, nella sezione Luoghi e Memorie delle Aree Appenniniche, del Premio Nazionale “Giuseppe De Lorenzo”. Edito da Gagliardi, il libro racconta le storie di 44 donne anziane di un piccolo borgo del salernitano: Sanza. Donne nate durante il fascismo e cresciute durante la Guerra, le cui storie sono raccontate attraverso le emozioni che emergono dai loro volti ritratti, in bianco e nero, dall’autore. Un omaggio che Lorenzo Peluso fa al mondo delle donne che hanno lottato e sofferto, combattuto e costruito con sacrificio il nostro presente. Il volume si è dunque aggiudicato l’importante riconoscimento assegnato da una prestigiosa Giuria, presieduta da Maurizio Lazzari del Cnr Ispc di Potenza, che ha scelto le migliori opere tra oltre 40 candidature pervenute. “Sono onorato che questa autorevole giuria ha scelto di premiare ‘Enthymia, viaggio nei segni per fermare il tempo’, Gagliardi editore – ha detto Peluso – . Mi sono commosso nell’ascoltare le motivazioni di questa scelta. E’ bello vedere che ci sono amministrazioni locali, come il Comune di Lagonegro, che perseguono il valore del merito per provare a cambiare il mondo. E’ stato bello conoscere ed apprezzare il pianista e compositore Giacomo Aula ed il musicista Tommaso Pugliese. Una magnifica serata con la certezza che esiste un mondo che può cambiare il mondo”.

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