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La Provincia di Salerno, si legge sul sito web istituzionale, si è attivata per effettuare un monitoraggio degli edifici scolastici dopo gli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia, propedeutico a migliorarne la sicurezza. Il monitoraggio sarà effettuato dai tecnici di Palazzo Sant’Agostino, coordinati dal Dirigente del Settore Patrimonio, Edilizia e Programmazione della Rete Scolastica della Provincia di Salerno, ingegnere Angelo Michele Lizio. Sono anni che il Presidente della Provincia, Giuseppe Canfora, a suo dire, grida nel deserto. Sembrerebbe che già all’indomani del suo insediamento abbia acceso i riflettori sulla necessità di reperire finanziamenti per la manutenzione delle scuole, consapevole di quanto lo stato e la qualità degli edifici scolastici sia un indicatore di quanto una comunità investa in benessere, sicurezza e formazione. A quanto pare però nessuno lo ascolta. Non lo fa la Regione, non lo fa lo Stato. Intanto il Presidente, imperterrito, continua a dar mandato agli uffici di effettuare monitoraggi e mappature sugli edifici di competenza della Provincia. Quella dell’edilizia scolastica non è solo un problema del nostro territorio, rappresenta infatti una vera e propria emergenza nazionale. Si pensi che il 55% degli edifici nel nostro Paese è stato costruito prima dell’entrata in vigore delle leggi antisismiche del 1976. L’anagrafe dell’edilizia scolastica è vecchia e incompleta, infatti i dati non sono aggiornati e manca, nella maggior parte dei casi, delle certificazione che ciascuna scuola ha ottenuto in materia di agibilità, collaudo statico e vulnerabilità rispetto al rischio sismico.