58 kg di materiale esplosivo sono stati rinvenuti dai finanziari della Guardia di Finanza di Salerno nell’ambito di appositi controlli finalizzati alla commercializzazione illegale di fuochi d’artificio. Una operazione che rientra nelle attività di garanzia della sicurezza che si svolgono annualmente, in particolare nel periodo delle festività natalizie ed in concomitanza con gli eventi che portano approssimarsi del capodanno. Le attività, puntano prevalentemente ad assicurare che, gli acquirenti e coloro che utilizzano i fuochi d’artificio, possano usufruire di materiale sicuro limitando al massimo i danni e gli incidenti che possono essere causati da uso improprio del materiale esplodente.
Nei giorni scorsi, su disposizione del comando provinciale di Salerno, la guardia di finanza di Salerno, nell’ambito dei controlli di polizia, ha individuato a Castel San Giorgio, un soggetto che custodiva, all’interno della sua autovettura, 151 manufatti esplosivi non omologati per un contenuto esplosivo pari a circa 23 kg. Il materiale era detenuto senza alcuna autorizzazione e giustificazione documentale. Le fiamme gialle hanno quindi provveduto ad effettuare una ulteriore perquisizione presso l’abitazione dell’uomo nel comune di Sarno dove sono stati rinvenuti ulteriori 13 kg di bombe artigianali note con il nome di cipolle privi del marchio CE e non a norma destinate alla vendita come fuochi d’artificio illegali. Sono dunque scattate le indagini che hanno portato ad individuare la provenienza del materiale esplosivo da un grossista di Sarno già noto per precedenti specifici.
La Procura della Repubblica di Nocera Inferiore ha dunque disposto la perquisizione dei locali dell’abitazione del fornitore dove sono stati rinvenuti ulteriori quantitativi di fuochi pirotecnici per un totale di altri 22 kg di massa attività esplodente, pronti per la messa in vendita e detenuti all’interno di una cantina collocata nelle vicinanze di altre abitazioni. La cantina, inoltre era munita di uno scaldino da bagno alimentato con bombola gpl piena. Secondo quanto emerso dalle indagini, pare che l’uomo, una vota ricevute le ordinazioni, provvedeva alla spedizione del materiale esplodente con l’indicazione di colli domestici e con la dicitura di “beni non pericolosi” mettendo in serio rischio anche l’incolumità dei conducenti dei mezzi per la consegna. Tutto il materiale rinvenuto è stato dunque posto sottosequestro e i due soggetti controllati sono stati tratti in arresto per detenzione illegale di materiale esplosivo. Si tratta di una delle molteplici operazioni avviate dalle forze di polizia in collaborazione con le procure competenti al fine di contrastare la commercializzazione illecita e la produzione di merce esplosiva che, ogni anno, deve fare i conti purtroppo, con un bilancio di feriti decisamente allarmante.