Arresti domiciliari per la donna ritenuta responsabile della morte dei due carabinieri e, nei giorni successivi, anche di una terza persona rimasti tutti coinvolti nel tragico incidente stradale che si è verificato a Campagna il 6 aprile scorso. Una tragedia che ha portato alla morte i due giovani militari in servizio presso la Stazione Carabinieri di Campagna e che, in quel momento, erano impegnati in operazioni di perlustramento e controllo del territorio quando, all’improvviso, sono stati colpiti in maniera violenta dall’auto di una donna, una Range Rover Evoque che ha provocato la morte dei due carabinieri il ferimento di un terzo militare e la morte anche di una terza persona rimasto coinvolto con la sua auto, una Fiat Punto, nel tragico impatto.
Questa mattina all’alba, la squadra mobile di Salerno coadiuvata dalla Direzione Centrale della Polizia Stradale di Roma e dal Gabinetto Centrale di Polizia scientifica, ha dato seguito alla misura cautelativa degli arresti domiciliari a carico della donna alla guida della Range Rover, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari che ha emesso l’ordinanza su richiesta della Procura della Repubblica di Salerno.
Le indagini, portate avanti a seguito del grave incidente, hanno consentito di ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Secondo la ricostruzione dell’incidente pare che, nella notte del6 aprile scorso, mentre i tre militari erano impegnati in un servizio perlustrativo del territorio, stavano svoltando verso sinistra quando sono stati raggiunti e colpiti in maniera violenta sulla fiancata destra dall’autovettura guidata dalla donna raggiunta dal provvedimento restrittivo. La sua auto, inoltre, nel girare per 180° andava anche a colpire una Fiat Punto guidata da un 75enne deceduto a causa delle ferite riportate nello scontro presso l’ospedale dove era stato trasportato d’urgenza.
Lo scontro ha provocato l’immediata morte sul colpo di uno dei tre militari rimasti coinvolti nell’impatto mentre, per gli altri due, si è reso necessario l’immediato trasporto presso il vicino ospedale di Eboli dove, uno di loro, nonostante i numerosi tentativi di salvargli la vita da parte dei sanitari, è purtroppo deceduto. Nel corso delle conseguenti indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno e svolte dalla Squadra Mobile unitamente al Laboratorio Centrale Automotive Analytics del Servizio di Polizia Stradale di Roma, attraverso anche l’acquisizione e l’analisi dei filmati raccolti dalle telecamere di video sorveglianza, avvalendosi inoltre anche dei rilievi planimetrici e fotogrammetrici effettuati sul posto per ricostruire quanto accaduto, è stata ritenuta fondata, da parte dei giudici la ricostruzione secondo cui, la Range Rover guidata dalla donna, sarebbe giunta sul luogo dell’impatto ad una velocità superiore ai 120 km orario pertanto con un eccesso di velocità rispetto al consentito di oltre 60 km orari, in una zona peraltro ritenuta centro urbano e dove il limite di velocità concesso è di 50 km orari.
Ciò ha portato alla perdita di controllo del veicolo che, nonostante il tentativo di frenata, ha colpito violentemente la pattuglia con a bordo i militari e la Fiat Punto causando il decesso di tre delle 4 persone a bordo